She's Gotta Have It
ideata da Spike Lee
Netflix
È tornata la serie tv che disannuncia i brani musicali in colonna sonora inframezzando la storia da frame contenenti le copertine dei dischi, la serie tratta dall’esordio di Spike Lee, la serie che pone se stessa a prua del femminismo nero, che si batte contro la gentrificazione (senza considerare mai che battersi contro la gentrificazione è solo un altro modo per impedire ad una tipologia umana di vivere in un dato luogo) e racconta di un’autoproclamatasi artista e del suo mondo di uomini, donne e integrità artistica.
She’s Gotta Have It, stagione 2, è di nuovo tutta firmata da Spike Lee e continua il discorso della prima stagione con maggiore episodicità, andando oltre la trama raccontata dal film del 1986 (Lola Darling). Nola non giostra più tre uomini ma cerca di rattoppare la sua storia omosessuale mentre la sua carriera di artista sembra decollare. Deve confrontarsi con il mercato, i lavori su commissione e quello che gli altri pensano di lei e del suo lavoro. È Nola Darling cont...
Proseguendo perfettamente nel solco della prima stagione, She's Gotta Have It approda da nessuna parte, rivelando la pochezza dei propri intenti
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