Succession (prima stagione): la recensione

Ogni storia può essere narrata in forma di tragedia o commedia. Lo sa bene Jesse Armstrong, che nella sua carriera di sceneggiatore televisivo ha spaziato dalla satira politica di The Thick of It e VEEP all’inquietudine di Black Mirror. Succession, il suo ultimo progetto, realizzato per la HBO, si muove al crocevia tra questi due approcci opposti. Un oggetto quasi indefinibile, che oscilla tra il dramma puro e la vicenda farsesca ambientata ai vertici della società. O forse solo la tragedia ridicola di una famiglia che crolla sotto il peso della mediocrità dei suoi membri. In ogni caso una serie molto interessante, con una prima stagione in crescita continua.

La facoltosa famiglia Roy vive all’ombra ingombrante del patriarca Logan (Brian Cox). L’uomo ha costruito da zero un impero mediatico, ma la stanchezza e la vecchiaia lo hanno ormai raggiunto. Le condizioni di salute non gli permetterebbero più continuare a tenere lo sce...