Si chiude infine, in quello che assume i contorni di un epilogo lungo sei episodi, la plumbea parentesi televisiva di The Killing, e con essa la ricerca personale dell’Eden da parte dell’agente Sarah Linden, tema di cui è impregnata questa quarta stagione. Per due volte morto e per due volte risorto, il remake del danese Forbrydelsen trova il proprio climax narrativo e la dovuta conclusione di serie muovendosi dalla AMC a Netflix, che come di consueto ha rilasciato l’intera stagione in un unico blocco (e con episodi lunghi un’ora). Il cambio di network non intacca tuttavia l’estetica e il mood della serie, che anche in  quest’ultimo, tragico atto, si presenta al pubblico con la sua veste più oscura e pessimista. La piovosa Seattle è ancora una volta la cappa oscura che, come una madre crudele e possessiva, avvolge i suoi figli, introducendoci indirettamente al tema centrale della stagione: il rapporto genitori-figli. Con una quarta stagione da promuo...