“Il mio nome è Pine, Jonathan Pine.” Se il primo episodio di The Night Manager ci aveva suggestionati con atmosfere malinconiche in linea con il più recente adattamento cinematografico lecarreiano, La Talpa di Alfredson, con questo secondo appuntamento la storia sembra subire una svolta che guarda maggiormente all’altra grande fonte d’ispirazione della serie: l’universo di 007. Tutto, in questa puntata, sembra strizzare l’occhio alla saga creata da Ian Fleming, a partire dalle scelte registiche e, soprattutto fotografiche, per proseguire con l’iter intrapreso da Jonathan Pine (Tom Hiddleston) nella propria parabola di vendetta e, in un certo senso, di espiazione per una morte che grava sul suo capo col peso di un’immeritata spada di Damocle.

L’incipit di The Night Manager si era concentrato sulla figura di Jonathan, facendoci incontrare solo negli ultimi minuti il suo diretto antagonista, Richard Roper (Hugh Laurie); stavolta, un in...