I nomi biblici si sprecano in questa terza stagione di The Path. Il terzo episodio, “Locusts”, affianca una vicenda che potrebbe essere autoconclusiva, oppure no, all’evolversi delle altre storyline, senza troppe sorprese.

Nel primo caso si tratta di un nuovo arrivo. La prima parte dell’episodio sembrerebbe infatti dedicata all’illustrazione del principio che l’apparenza inganna: il ragazzo con la svastica sul braccio, Logan, è in realtà un povero diavolo scappato di casa, e viene accolto e nutrito da Eddie. Scopriamo che ha una famiglia tutt’altro che amorevole e che è stato due volte in riformatorio: la svastica tatuata sarebbe una sorta di lasciapassare per rendere più semplice la vita in carcere, mentre i conigli morti degli episodi scorsi erano la sua cena.

Immediatamente Eddie si sente vicino a Logan perché vi rivede se stesso da giovane, e nonostante i simboli nazisti e la non certezza che stia dicendo la verità è propenso ad accoglierlo; il consiglio direttivo meyer...