La nostra recensione della miniserie Triptych, dal 22 febbraio su Netflix

“Non sarà mica tutta una questione sentimentale?” dice a un certo punto uno dei personaggi a Becca, protagonista di Triptych. La serie messicana disponibile su Netflix non ha certo paura di rendere chiaro il proprio orizzonte con frasi che sembrano dirette allo stesso spettatore, come se le sue immagini non bastassero ad evidenziarlo. Sotto la patina da intricato thriller investigativo, si nasconde (ma non troppo) un taglio da telenovela e il quadro generale non potrebbe essere più prevedibile.

La trama di Triptych

Becca (Maite Perroni) è un’esperta forense della polizia, che scopre l’esistenza di un’altra donna uguale a lei, Aleida. Dopo che quest’ultima rimane uccisa, capisce che era sua gemella, di cui non aveva mai avuto notizie in precedenza. Poco dopo, viene a conoscenza anche di una terza sorella, la cubista Tamara. Decide così di indagare su cosa nasconde il loro passa...