The Locked Room, la spazio bianco che ha le dimensioni dell’infinito e la forma della mente umana. In uno dei suoi ormai classici slanci pseudoesistenziali Rust lo definisce un sogno, una dimensione onirica totalizzante che esce dall’irreale per invadere il mondo e restituirci la chiave di lettura della realtà. Ci dice anche che l’appiattimento su schemi morali e religiosi rigidi, preconfezionati, standardizzati, ha relegato ogni slancio verso la comprensione del mondo ad un banale autocompiacimento, ci dice che in un rapporto di reciproco condizionamento con l’ambiente devastato del profondo sud degli States quegli schemi mentali si sono chiusi in loro stessi, ormai completamente devastati da fanatismo e ignoranza. Ci dice che quella stanza adesso è davvero chiusa, e che noi siamo intrappolati dentro.

True Detective non è una serie per tutti, inutile negarlo. Lentezza quasi estenuante, verbosità e monologhi esistenziali portati all’eccesso, un costante e ...