Young Rock (prima stagione): la recensione

Quando si tratta di recitazione, l’azione di “rubare la scena” può avere un valore positivo solo nel 50% delle volte. La restante parte è segno di un attore che non riesce a stare nei ranghi e che fa esplodere la propria personalità (e quindi anche l’ego) per apparire più di tutto il resto rovinandolo. In Young Rock non c’è alcun dubbio lessicale: i riflettori sono sequestrati per 30 minuti a puntata e sparati al massimo su Dwayne Johnson, in arte The Rock. Ed è questo il bello.

Vita, propositi, valori e miracoli, del futuro candidato alla presidenza degli Stati Uniti. L’idea di partenza è infatti puro wrestling, cioè è insolente ed esilarante. Delinea eventi (im)probabili e “sbagliati” a cui però, sotto sotto, si desidera assistere. Lo fa senza prendersi sul serio e rilancia ogni volta sempre più in alto, sempre più assurdo… tanto da diventare quasi possibile. Siamo nel 2032, Dwayne Johnson è in corsa per la Casa Bianca. Gli avversari p...