Quella delle supereroine al femminile non è una facile esistenza ed è in un mondo, televisivamente parlando, dominato da intensi e duri eroi dai corpi perfetti e dai lucidi muscoli rassodati che, nel 2015, ancora prima che Jessica Jones, Wonder Woman o Black Widow conquistassero quindi le luci della ribalta, è andato in onda il primo episodio di Supergirl.
Il solo fatto che una serie come questa abbia debuttato sulla CBS, un network americano il cui target è prevalentemente maschile, lo stesso – per fare un esempio – i cui vertici hanno candidamente ammesso di non aver preso seri provvedimenti nei confronti del protagonista di Bull, Michael Weatherly, rinnovando la serie nonostante le comprovate accuse dei suoi inappropriati comportamenti sul set verso la collega Eliza Dushku, perché “lo show fa ottimi ascolti“, dovrebbe essere considerato quasi miracoloso. Quasi, appunto. Perché dopo una sola stagione la serie ha alzato le vele spostandosi in una realtà per lei...
Quella delle supereroine al femminile in televisione non è una facile esistenza, ma serie come Supergirl e Batwoman hanno scosso lo status quo
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