La serie Temple è finalmente arrivata su Sky Atlantic: dal 9 luglio gli spettatori italiani possono infatti avvicinarsi al progetto originale con protagonista Mark Strong e, grazie a una “set visit” che si è svolta virtualmente, possiamo regalare a chi è rimasto conquistato dalla storia e dai personaggi molte anticipazioni e curiosità riguardanti la seconda stagione che debutterà nei prossimi mesi sugli schermi di Sky.

La serie creata da Mark O’Rowe, ispirata al progetto drammatico norvegese intitolato Valkyrien, racconta quello che accade sotto la Temple Underground Station, una stazione della metropolitana londinese, si snoda un dedalo di tunnel in cui nessuno mette mai piede. Nessuno a parte Daniel Milton (Mark Strong), un rinomato chirurgo che proprio in quel luogo dimenticato da tutti ha creato una vera e propria clinica clandestina dove vengono operati pazienti che non vogliono o non possono essere trattati dalle cliniche che operano alla luce del sole. Ma per quale motivo il Dr Milton si ritrova a fare tutto questo? Di certo non per la gloria o per l’adrenalina, bensì per una questione molto più prosaica per i soldi. Soldi che, però, gli servono non per sé stesso, ma per trovare una cura per sua moglie Beth, afflitta da una malattia degenerativa che presto la porterà alla morte se non sarà trattata. Ad aiutarlo ci sono il membro dello staff della Temple Station Lee Simmons (Daniel Mays) e la ricercatrice Anna Willems (Carice Van Houten), una sua vecchia conoscenza.

Temple

Il compito di presentare le puntate inedite all’evento a cui ha partecipato anche BadTaste è stato affidato alla produttrice Liza Marshall, al regista Christopher Smith, ai membri del cast Tobi King Bakare che interpreta nella serie Jamie Harris, Ryan McKen che ha il ruolo di Rob Moloney, Daniel Mays che interpreta Lee Simmons e al protagonista Mark Strong.

Liza ha spiegato che gli autori hanno lavorato con molta attenzione allo sviluppo della seconda stagione che mostrerà le conseguenze delle scelte compiute da Daniel e porterà i protagonisti a passare più tempo all’esterno del bunker. Per quanto riguarda i personaggi Tobi ha spiegato:

Ero decisamente eccitato, nella seconda stagione Jamie si ritrova alle prese con un mondo totalmente diverso. Per me è stato entusiasmante avvicinarmi ai nuovi episodi perché il mio personaggio è molto timoroso ed è stato gettato in un certo senso nella fossa dei leoni. Nella seconda stagione si vedrà l’evoluzione di Jamie e come cambierà, è stato davvero divertente.

Ryan ha invece raccontato:

Nella seconda stagione si vedrà un po’ di più la disperazione e l’ossessione del mio personaggio per il caso. Non è molto felice e ci sarà un nuovo personaggio che verrà introdotto e questo porterà Rob a compiere un percorso davvero interessante.

L’ultima volta che è stato visto Lee era in una situazione complicata e Daniel ha ironizzato:

In ogni serie drammatica in cui recito sembra sia obbligatorio che io venga ferito! Lee all’inizio, dopo essere rimasti alle prese con questo cliffhanger, è un po’ solitario e stava diventando un po’ come il colonnello Kurtz di Apocalypse Now. Nella seconda stagione si scoprirà come riallaccerà i rapporti con Daniel e si seguirà l’evoluzione della storia. Nei primi episodi è un po’ agorafobico e poi grazie al rapporto con la figlia di Daniel e un altro personaggio, che lo porta a essere coinvolto con un gruppo di attivisti, inizia a trovare la propria voce e il proprio posto nel mondo.

Mark Strong ha invece raccontato:

Penso che uno degli elementi più interessanti della serie fosse il bunker e che molte delle scene fossero ambientate nei tunnel, è un luogo così strano dove trascorrere così tanto tempo ed è sicuro, e progressivamente ci si è riavvicinati alla superficie e alla fine della prima stagione tutti devono uscire. Lee ha dei problemi a uscire e Daniel, dopo aver ottenuto ciò che voleva e aver affrontato una tragedia, sembra di nuovo avere il controllo e che tutto stia andando nel modo migliore.

Temple - SkyNella seconda stagione, come svelato dal regista Christopher Smith, l’obiettivo è stato quello di mostrare una versione di Londra che non si vede molto spesso sul piccolo schermo. Il filmmaker ha spiegato che volevano immergere il protagonista in un mondo che sembra brutale, quindi sono andati alla ricerca di specifici elementi architettonici, ricreando un’atmosfera un po’ in stile film noir. Il 70% delle riprese sono state realizzate all’esterno, situazione che durante la pandemia ha causato qualche problema pur permettendo di accedere delle location che, in un altro periodo, non avrebbero potuto usare essendo estremamente frequentate. Nei nuovi episodi il protagonista verrà mostrato ad esempio a Soho e Chinatown. A livello visivo e cromatico, invece, le fonti di ispirazione sono le opere di Rothko, proponendo delle immagini costruite in modo attento e con uno stile davvero unico. Smith ha ribadito:

Abbiamo perso la possibilità di utilizzare alcune location, ma la pandemia ci ha permesso di usare luoghi che abitualmente non sono mai chiusi al pubblico. Siamo riusciti in qualche modo anche a girare sul tetto della stazione di Liverpool Street, realizzando delle scene presenti nel primo episodio che mostrano delle proteste. Non so quali fossero le motivazioni, forse i dipendenti non avevano niente da fare perché la gente non viaggiava, ma improvvisamente ci siamo trovati a girare inquadrando dall’alto Liverpool Street. Nella seconda stagione abbiamo ripreso Londra in un modo molto specifico e mostrando delle location davvero eccitanti.

Per quanto riguarda i luoghi utilizzati dalla produzione Daniel ha amato le scene girate lungo i binari abbandonati del tram:

Non sapevo nemmeno che esistesse quel posto nonostante abbia vissuto sempre a Londra. Si tratta di una scena fenomenale che penso sia nell’ultimo episodio.

Mark Strong ha aggiunto:

Io sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che siamo riusciti a girare una scena in cui sono ubriaco e durante la notte arrivavo camminando a Piccadilly Circus e lo abbiamo fatto senza alcun problema, sarebbe stato impossibile durante un periodo normale e invece così siamo riusciti a mostrare la città che amiamo.

Il personaggio di Bakare è invece in prigione quando inizia la stagione e ha ammesso che è un po’ ironico perché ha lasciato il bunker, ma ora è bloccato dietro le mura di un carcere, quindi la sua esperienza non è stata piacevole come quella dei suoi colleghi. Ryan sull’argomento ha poi anticipato che si è ritrovato alle prese con una situazione claustrofobica perché di solito è abituato a indagare, muoversi, spostarsi.

Liza Marshall ha rivelato che gli scenografi hanno usato gli spazi di una distilleria abbandonata per ricreare il bunker e hanno creato un enorme tunnel con della vera acqua all’interno, spazio che è stato utilizzato molto durante le riprese delle scene. Il protagonista ha commentato:

Sembrava così reale e ha aiutato moltissimo la recitazione perché sembrava uno spazio vero. Nella prima stagione si vedeva nel bunker una porta e nella seconda vediamo che conduce a questo tunnel, è qualcosa realizzato in modo brillante.

Mays è intervenuto per aggiungere:

Era una situazione quasi teatrale quando puoi recitare in uno spazio così fantastico.

La produttrice ha accennato ai nuovi arrivi nel cast spiegando che “Rhys Ifans è assolutamente brillante”, Ruthxjiah Bellenea sarà una presenza coinvolta nella storia di Lee, Mandeep Dhillon avrà un legame con Moloney e ci sarà poi spazio per Michael Smiley e altri interpreti che, come ha ribadito il regista, con il loro talento hanno reso semplice il lavoro sul set. Strong ha confermato:

Anche per noi è grandioso lavorare con degli attori che ti fanno sentire parte di un team, sono brillanti e ti obbligano a dare il meglio. Gli sceneggiatori sono fantastici, gli attori sono grandiosi e i set sono incredibili. La seconda stagione ci permette di costruire sulla base creata con la prima.

Il protagonista ha in particolare sottolineato che Ifans porta un vero senso di pericolo e grazie alla sua presenza si realmente che i protagonisti saranno alle prese con una situazione che causa molta tensione.

L’interprete di Daniel ha ribadito che con una seconda stagione è possibile usare gli elementi che hanno funzionato nella precedente, come l’umorismo, e poi sviluppare quegli aspetti, aumentando il pericolo, la tensione, quello che è a rischio, oltre a esserci spazio per una storia d’amore, tra un legame tra padre e figlia.

Mark Strong ha successivamente anticipato che nei nuovi episodi:

Si scoprirà come si evolverà il rapporto con la figlia Eve, anche perché il legame con Anna è presente, e poi c’è ovviamente la moglie. Daniel ha inoltre trascorso quasi tutta la prima stagione a mentire e l’unità nella famiglia che spera tanto di creare va in mille pezzi sotto il peso di tutte queste bugie.

Ryan ha invece spiegato cosa accadrà al suo personaggio:

Moloney si è spinto oltre ai suoi limiti e può mettersi nei guai e può essere frustrante, ma credo che il suo cuore sia nel giusto e voglia semplicemente arrestare i cattivi. Bisognerà scoprire fino a dove vuole spingersi.

Uno degli elementi più convincenti di Temple è il realismo che contraddistingue le sequenze in cui il protagonista compie le sue operazioni e compie la sua attività come medico. L’interprete di Daniel ha raccontato divertito:

Essendo un attore vuoi sempre qualcosa che sia il più possibile vicino alla realtà perché così il lavoro è più semplice. Ho parlato con dei chirurghi e tutti gli organi sono praticamente perfetti e mi ricordo di aver detto durante le riprese della prima stagione, dopo aver girato alcune scene in cui opero, di essere un po’ preoccupato perché se fossi a bordo di un aereo e qualcuno dicesse ‘C’è un chirurgo a bordo?’ probabilmente penserei di essere in grado di fare qualcosa.

Daniel, sull’argomento, ha anticipato che Lee è protagonista di una scena davvero fantastica in cui lo si vedrà operare, avere delle manie di grandezza.

Il filmmaker ha ribadito che è stato un privilegio poter lavorare durante una pandemia e Liza Marshall ha ammesso che è stato piuttosto stressante girare da settembre a dicembre, dovendo rispettare tutte le regole, ma lo hanno fatto con successo. Parlando del lavoro durante l’emergenza COVID, Ryan ha spiegato:

Cerco di essere sempre un’energia positiva sul set e credo che la situazione ci abbia fatti avvicinare, sembrava un team davvero forte che mi ha aiutato a fare il mio lavoro nel migliore dei modi. Tutti si preoccupavano ed erano amorevoli. Sapevamo di cosa facevamo parte, che era un privilegio poter lavorare, cercavamo di essere positivi in un periodo così cupo.

Tobi ha ribadito che tutti hanno agito per far sentire tutti al sicuro ed è fantastico. Mark ha sottolineato:

Tornavi a casa, accendevi la radio e ti rendevi conto che il mondo stava andando in mille pezzi e in mezzo a tutto questo noi avevamo il privilegio di poter continuare a fare ciò che amiamo con persone che rispettiamo e ammiriamo. Tutti abbiamo seguito i protocolli pur di poterlo fare. Era diverso, ma è vero che ci siamo avvicinati.

Daniel ha aggiunto ironico:

Ho trovato davvero strano il modo in cui mi veniva consegnato il mio yogurt la mattina da chi lavorava nel catering, con i guanti e tutto il resto! Superato questo è stato meraviglioso poter lavorare.

TempleGli attori hanno ammesso che è stato strano non poter abbracciarsi e mantenere le distanze, mentre la produttrice ha ricordato un lato positivo della situazione, pur ammettendo che girare durante la pandemia è stata la cosa più complicata che abbia mai affrontato sul lavoro:

Nessuno si è preso un raffreddore! Di solito con tutte le scene all’aperto, il freddo, l’acqua, qualcuno si ammala sempre e invece con l’obbligo di lavarsi le mani e tenere le distanze non è successo.

Mark Strong, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle scene con Daniel Mays, ha ammesso:

Non è difficile trovare qualcosa per lodare Daniel: semplicemente capisce cosa deve fare, come recitare una scena, ha un grande istinto. In una scena deve totalmente perdere il controllo e invece che fare il mio lavoro sono rimasto a guardarlo recitare perché era davvero grandioso. Poter recitare con lui è davvero facile e adorabile.

Le protagonisti femminili, nella seconda stagione, saranno alle prese con una vita che non è esattamente come volevano e cercano una cura, sono entrambe molto motivate per quanto riguarda il loro lavoro e carriera. Nel sesto episodio ci sarà un divertente viaggio con al centro Daniel e Anna. Eve, inoltre, viene coinvolta come attivista ed entra a far parte di un gruppo che cercano di rendere il mondo un posto migliore, permettendo così di introdurre anche il tema dei cambiamenti climatici.

La produttrice ha ammesso che il progetto è di realizzare molte stagioni di Temple e sta parlando con gli autori di come far evolvere la storia mentre lavorano alla terza stagione e tutti vorrebbero per Daniel e Lee un lieto fine, ma bisognerà attendere per scoprire cosa accadrà.

Uno degli aspetti di maggior successo della serie sono i dialoghi e, rivelando se sul set c’è la possibilità di improvvisare o si segue con attenzione il copione, Ryan ha raccontato:

Lavorare con Chris è fantastico perché mi dà la libertà di esplorare. Conosco bene il mio personaggio al punto tale da capire cosa è appropriato dire, quindi alle volte ho potuto improvvisare.

Il regista ha aggiunto:

Quando gli script sono così fantastici e gli attori sono così grandiosi, è facile lavorare.

Strong ha ribadito:

Gli episodi sono costruiti in modo così meraviglioso che l’improvvisazione alle volte potrebbe interferire, causando un effetto domino. Spesso abbiamo cambiato qualcosa, ma non abbiamo improvvisato intere scene.

A chi ha chiesto per quali motivi la serie ha ottenuto un grande successo Strong ha spiegato:.

Penso che le persone siano affascinate da quello che non fa parte della nostra vita quotidiana, come le spie, i casi polizieschi, il lavoro dei medici… Per fortuna le persone non sono alle prese con la violenza o i crimini, quindi è elettrizzante perché è qualcosa di sconosciuto e quasi illecito.

Tobi ha aggiunto:

Secondo me anche perché si rendono conto che non è vero, possono vedere quello che non vedrebbero normalmente e alla fine tornare alla loro vita.

L’ultima domanda al cast è stata di usare tre parole per descrivere la seconda stagione e il regista ha dichiarato

Sono davvero orgoglioso della serie, ci siamo divertiti davvero a girarla. Penso che il percorso che porta Daniel dal bunker all’esterno sia fantastico, che ci sia molto di più a rischio, ci sarà tutto quello che abbiamo amato della prima stagione e l’abbiamo resa più divertente e intensa.

Tobi ha invece risposto dicendo:

Direi Londra, sincera e nuova.

Ryan ha invece scelto la formula

Più grande, migliore, più cattiva.

Liza Marshall ha sottolineato:

Coraggiosa, folle e penso che sincera sia fantastica come scelta perché penso i personaggi stiano cercando di fare qualcosa di buono nella vita.

Daniel Mays ha semplicemente dichiarato:

Sarà imperdibile.

Mark Strong ha quindi concluso:

Unica, stravagante, intensa.