Arrivati a metà del percorso di The Falcon and the Winter Soldier la serie mostra per la prima volta alcuni segni di stanchezza. La Marvel sta puntando in alto con i suoi prodotti tv, e questo è chiaro oramai da mesi. La produzione è robusta e mostra i muscoli nelle numerose scene d’azione, senza sangue, ma violentissime. Nonostante gli episodi abbiano una struttura abbastanza circoscritta l’impressione è quella di assistere a un film lungo sei ore.

Per i primi due episodi è stata ammirevole l’abilità della regista Kari Skogland nel procedere su tre campi di gioco diversi e tutti ambiziosissimi. The Falcon and the Winter Soldier sfrutta la figura di Sam per fare una riflessione sul rapporto dell’America con le sue radici storiche. Poi c’è l’intreccio da Universo Marvel, quello legato agli altri film che porta i protagonisti a fare i conti con le conseguenze degli avvenimenti passati. Infine c’è Bucky, con il suo personale percorso di redenzione e, lo scopriamo dal terzo episodio, Zemo....