Basta la scena di apertura del quarto episodio di The Falcon and the Winter Soldier per capire che non siamo di fronte a una semplice puntata di una serie tv Marvel. Bucky è nel Wakanda, prima del blip. Immerso nella notte piange commosso. È libero. Non ha più le catene invisibili che lo imprigionavano nell’impossibilità di una vita vera. Riottiene il libero arbitro. È responsabile delle sue azioni, per la prima volta dopo molto tempo. Ma soprattutto è un uomo messo in grado di scrivere da sé la sua storia, di non essere più definito dalle parole pronunciate dagli altri. Un momento fortissimo, forse il più bello mai dedicato al personaggio e che Sebastian Stan riesce ad accompagnare con maestria.