Sta finalmente per arrivare su Sky e in streaming su NOW in contemporanea con la messa in onda americana su HBO The Last of Us, la serie Tv di Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann, il game designer ideatore del gioco su cui la produzione è basata.

The Last of Us è un adattamento del primo dei due capitoli videoludici del franchise Naughty Dog uscito originariamente su PlayStation 3 nel 2013 e, successivamente, riproposto in versione Remastered su PlayStation 4 nel 2014 e, più di recente, in versione remake su PlayStation 5.

Una storia, quella di The Last of Us, che vede i due protagonisti Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsay) alle prese con un viaggio attraverso quello che resta degli Stati Uniti dopo il collasso della civiltà avvenuto 20 anni prima, durante un infausto outbreak day che ha segnato l’inizio della diffusione dell’infezione da cordyceps, un fungo realmente esistente in natura noto per trasformare in zombi insetti e ragni (su YouTube potete scoprire con quali effetti) che, nella finzione narrativa di The Last of Us è riuscito in qualche maniera a fare il “salto di specie” infettando il genere umano e causando, di fatto, la fine del mondo. Ellie è immune e potrebbe essere la chiave per la salvezza del genere umano.

La serie Tv, come tutti gli adattamenti che si rispettano, si concederà diverse deviazioni dalla storia che i giocatori di The Last of Us ben conoscono. Ve lo abbiamo già spiegato nel nostro speciale spoiler free pubblicato al termine dell’embargo sulle recensioni (TUTTI I DETTAGLI) e lo hanno detto anche gli stessi Mazin e Druckmann i quali hanno puntualizzato già che nella versione televisiva, l’infezione da cordyceps si trasmetterà in modo differente rispetto al videogioco dove, per evitare d’inalare le spore del fungo, si attraversavano spesso e volentieri delle zone contaminate in cui il nostro avatar deve indossare una maschera antigas.

Ma gli infetti saranno comunque presenti e, stando a quello che è stato mostrato nei materiali promozionali ufficiali, saranno delle facce ben note ai videogiocatori.

Ripassiamo insieme le varie tipologie di aberranti creature che popolano il mondo post-apocalittico degli acclamati titoli Naughty Dog.

The Last of Us: Guida alle tipologie d’infetti

Runner

Sono gli infetti standard del gioco, quelli che sono stati infettati solo da pochi giorni dal cordyceps. Sono quelli che ricordano più da vicino gli esseri umani pre-trasformazione anche se gli effetti del fungo parassita, già dopo pochi giorni, si fanno sentire. La vista è meno acuta di quando l’ospite era in vita e i loro occhi sono inquietantemente lucidi e iniettati di sangue, ma gli altri sensi sono ancora mediamente acuti. Sono quelli più assimilabili allo zombi classico, per così dire, anche se essendo infettati da poco tempo, la loro prontezza muscolare è paragonabile a quella di un normale essere umano, cosa, questa, che consente ai runner, come dice il nome stesso, di essere molto veloci durante i loro attacchi che, spesso e volentieri, vengono effettuati in gruppo. Presi singolarmente sono facilmente debellabili proprio perché trovandosi allo stadio iniziale dell’infezione non hanno ancora acquisito capacità particolarmente letali, ma agendo principalmente in piccole orde finiscono comunque per essere una brutta gatta da pelare.

The Last of us Runner

Stalker

Il secondo stadio dell’infezione, che si ha da due settimane a un anno dopo l’essere diventati ospiti del cordyceps, dà origine agli stalker. C’è, chiaramente, una ragione per questa differente denominazione: contrariamente ai runner, gli stalker non attaccano direttamente, ma si tengono nascosti, chiaramente in aree particolarmente oscure, in attesa di avere un’opportunità per assalire la propria vittima. Il fungo si è ormai esteso in tutto il corpo rendendoli ciechi: per individuare la preda devono impiegare l’ecolocalizzazione. Il cordyceps garantisce loro una forza non indifferente che li rende estremamente pericolosi nel corpo a corpo.

The Last of Us Stalker

Clicker

Per diventare un clicker, una persona dev’essere stata infettata da almeno un anno (e fino a sette anni). Come nel caso precedente, il fungo si è esteso a tutto il corpo e per individuare la preda, i clicker devono fare affidamento sulla loro sviluppatissima capacità d’ecolocalizzazione. Sono completamente ciechi e devono il loro nome dal suono che emettono per usare l’ecolocalizzazione di cui sopra. Il loro volto non ha più nulla di umano ed è completamente deformato dal cordyceps, il movimento è quello di una persona affetta da qualcosa di simile all’atetosi. Nel gioco, possono essere aggirati muovendosi da accovacciati e facendo meno rumore possibile. Ma attenzione: basta davvero un nonnulla per farsi scoprire e subire un attacco che, data la notevole forza dei clicker, può risultare quasi sicuramente letale. Nella serie i clicker sono presenti così come già mostrato anche dal trailer.

The Last of Us clicker

Bloater

Se un ospite “resiste” per molti anni all’infezione (non si sa con esattezza per quanto) il suo destino è quello di diventare un Bloater, una creatura cieca, lenta, incredibilmente forte e ricoperta da una vera e propria armatura fungina che rende la loro stazza letteralmente disumana: sono decisamente più corpulenti, pesanti e pericolosi degli altri “mostri” citati finora. Tuttavia, proprio perché è estremamente difficile che un ospite possa resistere così a lungo all’infezione, s’incontrano pochissimi bloater nei videogiochi di The Last of Us. Grazie al trailer, sappiamo che se ne vedrà almeno uno anche nella serie TV della HBO. Nel videogioco, possono staccare dei pezzi di fungo dal loro corpo da usare come bomba spargi spore: con tutta probabilità questo non avverrà nella serie proprio perché, come hanno spiegato Neil Druckmann e Craig Mazin nelle attività stampa promozionali di The Last of Us, l’elemento delle spore è stato eliminato.

The Last of Us Bloater

Shambler

Analogamente ai Bloater, sono degli infetti che hanno resistito per molti anni, però in un ambiente molto umido. Sono meno forti, fisicamente, dei Clicker e dei Bloater, ma possono afferrare le loro prede e ustionarle tramite le nuvole di spore che possono emettere dal loro corpo. Quando vengono eliminati, le loro spore esplodono causando lo spargimento di cordyceps nell’aria. Non sappiamo se nella serie saranno presenti proprio perché, come abbiamo già segnalato, l’elemento del contagio tramite le spore non è stato riportato in maniera letterale.

The last of us shambler

Il Re dei Ratti

È una pericolosissima aberrazione che, in The Last of US Parte II, incontriamo con Abby nell’ospedale di Seattle, mentre siamo alla ricerca delle medicine per Yara. È una sorta di gigantesco infetto nato dalla fusione di più infetti. Ipotizziamo la sua assenza dalla serie Tv proprio perché al centro di una complicata boss fight del secondo capitolo videoludico.

The last of us Re dei ratti

Trovate tutte le informazioni su The Last of Us nella nostra scheda della serie Tv!

The Last of Us è disponibile dal 16 gennaio su Sky e in streaming su NOW.

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