La nuova serie Sky ideata da Niccolò Ammaniti si intitola Anna e online è stato condiviso il primo teaser trailer del progetto, attualmente in fase di post-produzione.
Gli episodi racconteranno la storia di una tredicenne che deve affrontare le conseguenze di un virus che uccide tutti gli adulti che vivono in un’isola della Sicilia.

La messa in onda del progetto è prevista per i primi mesi del 2021 e lo scrittore, intervistato da Variety, ha rivelato qualche dettaglio del progetto spiegando che la storia sarà ambientata quattro anni dopo una specie di apocalisse causata da un virus che ha colpito la popolazione mondiale, uccidendo gli adulti e lasciando in vita i giovani destinati, a loro volta, a dover fare i conti con il virus mortale dopo la pubertà.
Ammaniti ha spiegato:

Mi sono chiesto ‘Immaginiamo un mondo che non è mai esistito nella storia dell’umanità: uno in cui ci sono solo ragazzini. Che tipo di strategia per sopravvivere avranno? Cosa faranno? Ho costruito la narrazione su questo aspetto, come ho fatto con il mio romanzo. Poi ho deciso di realizzare la serie tv e l’aspetto importante era non raccontare la stessa storia del romanzo. Ovviamente la dinamica principale e la struttura della storia sono le stesse: i protagonisti sono Anna e suo fratello. Ma volevo ampliare questo mondo. In questa versione estesa mi sono focalizzato sulla struttura sociale umana che li circonda. Tutti i cattivi, ma anche i buoni. I personaggi secondari diventano molto più importanti.

Anna aveva una madre speciale che le ha parlato apertamente di come è il mondo e le ha dato una specie di libro con delle istruzioni che pensa potessero esserle utili, è come un ricordo che lega Anna al passato. Grazie alla conoscenza del passato potrà andare avanti. La protagonista, infatti, rappresenta la speranza e la ragazzina possiede sempre una specie di luce perché lei continua a credere e a pensare agli altri.

Un altro elemento importante sarà l’ambientazione in Sicilia che rappresenta quasi un continente a parte in mezzo al Mediterraneo, allontanandosi dalle consuete rappresentazioni del luogo.

La serie racconterà come i ragazzini hanno affrontato la fase della pandemia che ha portato alla morte degli adulti e come sono diventati dopo quattro anni, situazioni che ora appaiono particolarmente attuali considerando che le riprese hanno dovuto fare i conti con le restrizioni causate dal Coronavirus.
La pandemia in corso ha quindi portato alla decisione di ridurre il numero di episodi prodotti da otto a sei e Ammaniti ha sottolineato che la soluzione lo ha soddisfatto, anche se ora stanno aggiungendo ulteriori dettagli grazie alle riprese aggiuntive.

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Fonte: Variety