Ci siamo: domani 10 giugno arriverà su Netflix Curon, la serie originale con protagonisti Federico Russo e Margherita Morchio creata da Ezio Abbate, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano.

Per l’occasione, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare i due giovani attori, che ci hanno parlato di come hanno lavorato alla serie, delle riprese in Trentino e Alto Adige, allo sviluppo dei loro personaggi. Abbiamo anche chiesto loro a quali serie Netflix vorrebbero partecipare, e ci hanno risposto Peaky Blinders e Unorthodox!

La serie è un supernatural drama in cui mistero, leggenda e realtà si fondono per dare vita ad un racconto capace di trasportare gli spettatori in un incredibile viaggio alla scoperta di se stessi e della propria identità. Un percorso in cui non tutto è come sembra; anche sotto la superficie di quello che conosciamo si nascondono inquietanti misteri.

La prima stagione, composta da sette episodi, vede nel cast anche Valeria Bilello (Anna), Luca Lionello (Thomas), Anna Ferzetti (Klara), Alessandro Tedeschi (Albert), Juju Di Domenico (Miki), Giulio Brizzi (Giulio), Max Malatesta (Ober) e Luca Castellano (Lukas). Alla regia Fabio Mollo e Lyda Patitucci.

LA SINOSSI DI CURON

Anna è appena tornata a Curon, sua città natale, insieme ai suoi gemelli adolescenti, Mauro e Daria. Quando Anna scompare misteriosamente, i ragazzi dovranno intraprendere un viaggio che li porterà a svelare i segreti che si celano dietro l’apparente tranquillità della cittadina e a trovarsi faccia a faccia con un lato della loro famiglia che non avevano mai visto prima. Scopriranno che si può scappare dal proprio passato ma non da se stessi.

Curon Venosta è il nome di un piccolo comune in provincia di Bolzano all’interno del quale si trova il bacino artificiale noto come Lago di Resia, realizzato durante gli anni quaranta del secolo scorso: la diga causò la scomparsa dell’antico Curon (villaggio menzionato sin dal dodicesimo secolo), interamente sommerso se non per il campanile della vecchia chiesa che infatti possiamo vedere nel video. La grande diga venne completata nel 1950 e unificò i primi due precedenti laghi e sommerse l’antico abitato, che venne ricostruito più a monte. 163 case e 523 ettari di terreno coltivato a frutta furono sommersi.

 

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