Jason Momoa, la star di Aquaman, durante le riprese della seconda stagione di Game of Thrones ha obbligato David Benioff ad andare in ospedale dopo una serata, ad alta gradazione alcolica, durante la quale lo showrunner lo aveva sfidato a una prova di forza.
Un episodio di Backstories propone il racconto dei due showrunner dell’adattamento dei romanzi di George R.R. Martin e David e D.B. Weiss spiegano che si trovavano a Belfast per girare alcune scene del finale della seconda stagione in cui appariva anche Khal Drogo.
Al termine del lavoro sul set il cast e la troupe sono andati a rilassarsi in un locale della città, dove Benioff ha ammesso di aver bevuto un po’ troppo, situazione che lo ha portato a pensare fosse una buona idea sfidare Momoa in una prova fisica.
Jason ha quindi iniziato a schiaffeggiare le mani dello showrunner senza mancare nemmeno una volta il bersaglio, mentre i suoi colleghi stavano conversando. Weiss ha sottolineato che il rumore sembrava quasi come se stessero esplodendo dei fuochi d’artificio.

Benioff ha spiegato:

Ho guardato negli occhi di Momoa e non ho visto alcuna pietà, ma non ho smesso per orgoglio, il mio stupido orgoglio.

Emilia Clarke, a un certo punto, ha indicato le mani dello showrunner per far notare che erano incredibilmente gonfie e rosse. Benioff ha pensato che avessero un aspetto terribile, ma era convinto che la situazione sarebbe migliorata la mattina successiva. Il problema invece è peggiorato e le mani erano quasi il doppio rispetto al normale. L’autore e produttore è ritornato ugualmente come previsto a Los Angeles, dove la moglie si è accorta della situazione e lo ha obbligato ad andare al pronto soccorso. Una dottoressa, dopo aver fatto una lastra, gli ha spiegato che Jason gli aveva letteralmente schiacciato le mani, per fortuna senza alcuna conseguenza a lungo termine.

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Game of Thrones è ora in onda con la sua ultima stagione su HBO e in Italia su Sky Atlantic e NOWTV. Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: Vulture