In occasione dell’uscita di Hawkeye, dal 24 novembre su Disney+, abbiamo scambiato due chiacchiere con Jeremy Renner e Hailee Steinfeld per parlare della loro ultima fatica. Potete guardare l’intervista qui in alto (i sottotitoli sono attivabili cliccando sull’apposito simbolo) e leggerne alcuni estratti a seguire.

Con l’interprete di Occhio di Falco, ad esempio, si è parlato dell’impatto della morte di Vedova Nera (Natasha Romanoff), avvenuta in Avengers – Endgame:

Credo che [il sentimento di perdita] sia parte degli strati di cui è costituito l’amore. Tutto ciò che è buono proviene da qualcosa che pone le sue radici nella tragedia. L’umorismo nasce proprio dalla tragedia, da un trauma, da un conflitto. E ce ne sarà a bizzeffe per tutta la serie, sì.

L’attore ha preannunciato anche delle sorprese in tutti gli episodi:

Non sarà deprimente, ma neanche buffa, “natalosa” e “nevosa”. La serie sarà un insieme di tutto questo e ogni episodio proporrà – spero che sia così e anzi lo credo – molte sorprese, molta gioia, profondità ma anche tragedia, e con essa anche la perdita.

Hailee Steinfeld ha invece parlato del rapporto tra Clint Barton e Kate Bishop, soprattutto alla luce del fatto che Occhio di Falco ha già fatto da mentore ad un altro personaggio dell’UCM, Scarlet Witch:

Mentre il loro rapporto si evolve da tutoraggio a collaborazione, loro due inizino a imparare l’uno dall’altra, iniziano a nutrire rispetto reciproco e credo che sia incredibile vedere fin dove arrivino questi personaggi, a come siano in sintonia.

Come abbiamo visto, Eternals ha introdotto tutta una serie di nuovi personaggi all’interno dell’Universo Marvel tra cui la prima supereroina sorda, Makkari, interpretata da Lauren Ridloff, la cui performance non solo è stata lodata da critica e pubblico, ma sta anche ispirando un rinnovato interesse per la lingua dei segni.

Con Hawkeye che affronterà tematiche attinenti anche grazie al personaggio di Echo, sembra lecito chiedersi quanto è importante che progetti come questi portino attenzione verso questi aspetti:

JR:  Beh sì, lo spero [che porti attenzione]. Spero che ci sia un’attenzione positiva, e non solo attenzione, ma soprattutto punti di vista positivi.

HS: Quello che spero è che si ponga l’accento sul fatto che non è tanto una questione di non avere voce, perché a volte come in questo caso la voce di queste persone è più forte che mai.

 

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