Si è tenuta sabato 28 settembre presso la gigantesca sala Energia di Arcadia Cinema a Melzo (MI) la proiezione speciale di Apocalypse Now – Final Cut in 4K con Dolby Atmos: a presentare l’evento un ospite d’eccezione, l’autore della fotografia vincitore di tre premi Oscar (di cui uno per il film) Vittorio Storaro.

Per Arcadia è stato un evento molto importante, perché ha segnato il ritorno di uno degli ispiratori del cinema più di vent’anni dopo la sua apertura. Noi eravamo presenti e abbiamo registrato l’interessante presentazione del film che ha fatto Storaro, con la genesi del progetto e delle varie versioni che si sono succedute negli anni.

Potete vedere il video qui sotto!

 

 

Il film è stato restaurato in 4K nel 2019 da American Zoetrope in collaborazione con L’Immagine Ritrovata presso il laboratorio Roundabout a partire dal negativo camera originale.

“Dato che l’originale di Apocalypse Now non era solo lungo ma anche insolito nello stile e nella sostanza per un film dell’epoca, abbiamo pensato di tagliare ove possibile non solo per questioni di tempo ma anche per tutto ciò che poteva sembrare ‘strano’. Una quindicina di anni dopo lo davano alla TV mentre mi trovavo in albergo, e dato che mi è sempre piaciuto l’inizio mi sono messo a guardarlo e ho finito per vedermelo tutto. Mi sono reso subito conto che il film non era strano come pensavo, ed era diventato più ‘contemporaneo’. Aggiungiamoci che molti (compreso il distributore) pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo materiale. Tutto questo ha condotto a quello che è stato poi chiamato Apocalypse Now Redux […]. In quella versione veniva ripristinato tutto ciò che era stato tagliato. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi vedere in circolazione, mi capitava spesso di pensare che l’originale del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è intitolata Apocalypse Now – Final Cut.”

(Francis Ford Coppola)

Come i suoi colleghi George Lucas e (in minor misura) Steven Spielberg, Francis Ford Coppola ha esitato a chiudere il capitolo dei film che l’hanno reso famoso. Ma mentre le revisioni digitali di Star Wars e di E.T. sono state disprezzate da molti, nel 2001 Apocalypse Now Redux è stato trattato con rispetto dalla critica e dal pubblico. […] Coppola spiega che Redux non era pensato come versione definitiva. Era semplicemente un’occasione per “rimettere tutto al suo posto”, nonostante si fosse reso conto che 202 minuti erano davvero troppi. Adesso ci è tornato su, e ha tenuto molte delle aggiunte di Redux riducendo e ritoccando qua e là: Apocalypse Now – Final Cut con i suoi 183 minuti (è mezz’ora più lungo della versione del 1979) è pensato per essere “perfetto così” […]. È stata anche l’occasione per applicare al film le moderne tecnologie, usando i sistemi Dolby Vision e Atmos per renderlo quanto più possibile viscerale e coinvolgente. È un’esperienza sensoriale straordinaria, con colori profondi e un suono sfaccettato che amplifica l’effetto ipnotico del film.

(John DeFore, “The Hollywood Reporter”, 1 maggio 2019)

Il film sarà nelle sale italiane dal 14 al 16 ottobre.

 

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