Carlo Verdone ricorda Un Sacco Bello a quarant’anni dall’uscita in sala.

L’attore, regista e sceneggiatore romano ha pubblicato un breve video su Facebook, che potete trovare qua sopra, in cui ci parla del suo film d’esordio divenuto realtà grazie a Sergio Leone e, soprattutto, del ritratto di una Roma e di un periodo che non esistono più se non nella memoria immortale della settima arte.

A seguire, grazie a Wikipedia, potete trovare la sinossi di Un Sacco Bello, il primo lungometraggio di Carlo Verdone:

Enzo è un irriducibile ragazzone quasi trentenne e privo di amici. Recando con sé penne a sfera e calze di nylon, convince il suo demotivato amico Sergio a partire insieme per una vacanza avventurosa in Polonia. Appena fuori città questi avverte un fortissimo malore ed Enzo si trova costretto a far tappa in un ospedale, dove intrattiene infermieri e portantini con mirabolanti racconti di sue avventure. Il ricovero d’urgenza di Sergio per calcolosi biliare fa sfumare il viaggio. Enzo non dandosi per vinto, si mette alla disperata ricerca di qualcuno da rimpiazzare.
Leo è un ingenuo e goffo trasteverino ossessionato da sua madre che lo attende a Ladispoli per trascorrere il Ferragosto. Rincasando si imbatte in Marisol, una giovane turista spagnola in difficoltà, che lo convince ad accompagnarla per Roma, fino ad ospitarla in casa e organizzare una romantica cena in terrazza. Sebbene sorga del tenero tra i due, piomba in casa sul più bello il fidanzato di lei.
Ruggero, un hippie convinto di aver avuto una visione mistica, vive ritirato in una comunità in Umbria, dove si professa l’amore libero ed il “distacco dal mondo materialistico”. Trovandosi a Roma con la sua ragazza Fiorenza, per fare della questua ad un incrocio, incontra suo padre che invita i due in casa per un caffè, quale pretesto per convincere il giovane a rientrare nei ranghi. La coppia s’intrattiene con alcune persone, dal prete Alfio all’autoritario professore e il cugino Anselmo, per trasformarsi in un patetico dialogo tra sordi.
Nel pieno della notte echeggia un boato nella Capitale. Enzo sta cercando ancora qualcuno con cui partire, imbattendosi in uno sparuto “amico dell’amico”; Ruggero si congeda da suo padre per tornare alla sua vita, non senza critiche da parte di Fiorenza, oramai satura; Leo si risveglia di nuovo solo e parte rassegnato per raggiungere sua madre.

Cosa ne pensate del video che Carlo Verdone ha pubblicato in occasione dei quarant’anni di Un Sacco Bello? Ditecelo nei commenti!

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