Dopo un primo film orientato verso la fiaba metropolitana dove Roma sembrava la Parigi di Amélie Poulain, Luchetti ha optato per un film quasi tutto girato e ambientato in esterni realizzando una sorta di western sentimentale sardo con ragazza in fuga da uomini minacciosi che incontra giovane migrante proveniente dalla Costa d’Avorio.
Il film è stato premiato dalla critica internazionale al Toronto International Film Festival del 2018, anno in cui la Luchetti presentava come evento speciale alla Settimana della Critica il suo secondo cortometraggio d’animazione a passo uno Sugarlove (2018). Prima c’era già stato un altro lavoro breve in stop motion intitolato Bagni (2016).
La videointervista si concentra su Fiore Gemello cercando poi di presentare ai lettori di BadTaste.it una regista italiana “aliena” dal futuro internazionale più che promettente anche grazie alla gavetta inglese al fianco di un grande cineasta come Anthony Minghella, di cui la Luchetti è stata assistente per anni.
Video a cura di Paolo Carabetta, montaggio di Mirko D’Alessio.
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