Secondo giorno di Giffoni 2018: oggi si è tenuto l’incontro con il regista Ferzan Ozpetek, che ha tenuto una lezione sulla cinematografia riservata ai masterclasser Classic. “Sono tornato con piacere – ha spiegato il regista – perché Giffoni è importantissimo. Quando son venuto, due anni fa, son rimasto stupito dalle domande dei giovanissimi, che credevo lontani dai miei film. Ma qui si responsabilizzano i ragazzi al giudizio, qui crescono con l’odore del cinema, con l’amore per il confronto”. “So che quest’anno ci sono 5600 giurati – continua il regista – Ecco, vorrei fossero 50.000, vorrei ci fosse un Giffoni in ogni Paese del mondo. Sarebbe fantastico. Vorrebbe dire avere un’intera generazione che amerà andare al cinema, che amerà e amerà il prossimo”.

Ozpetek ha spiegato che per lui la cosa più importante è la condivisione (“Scrivo libri, faccio post su Instagram, giro film per condividere quel che vivo. Si racconta quel che si vive, è quella la fonte”), annunciando poi un suo ritorno a Napoli per dirigere Madama Butterfly al San Carlo, dopo La Traviata che ha debuttato lo scorso anno.

Il regista ha aggiornato anche sull’eventualità di un progetto seriale con Netflix: “Ci sono stati due incontri, ma tutto è ancora di là da venire: c’è bisogno di tempo perché si trovi un accordo e poi ne ho bisogno io in questo momento. La cosa più importante per me è il film”.

Il nostro Francesco Alò lo ha incontrato a margine della masterclass, e nell’intervista che potete vedere qui sopra è riuscito a “strappargli” le prime informazioni sul suo prossimo film.

Trovate tutti gli aggiornamenti su Giffoni in questa pagina speciale.

 

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