Sono passati otto anni dall’uscita di Inception nei cinema di tutto il mondo, e forse solo ora per la prima volta è stata fatta chiarezza sul finale del film di Christopher Nolan.

Era il 2015 quando lo stesso Nolan disse la sua sull’elemento più controverso dell’ultima scena (Cobb è tornato alla realtà o è finito nel livello più basso del suo subconscio?):

La maniera in cui finisce il film, quando vediamo Cobb, il personaggio di Leonardo di Caprio insieme ai suoi figli, egli si trova nella sua realtà soggettiva. Non gli interessa più molto: forse tutti i livelli di realtà sono validi.

Questo rappresenta un punto cardine per gli spettatori in termini assoluti, anche se io so che quello che sto guardando è finzione, una sorta di realtà virtuale, ma la domanda sul finale di Inception, se sia realtà o sogno, è una delle domande che più mi è stata posta riguardo i miei film. È importante per la gente perché tale quesito riguarda la realtà. Ed è la realtà che conta.

In quell’occasione Nolan espresse un’opinione personale, tuttavia introducendo una proiezione di Inception alla Somerset House qualche giorno fa, Michael Caine ha rivelato di aver chiesto al regista quali scene fossero realtà e quali sogno dopo aver letto lo script la prima volta:

Christopher mi disse: “Se tu sei in scena, allora stiamo assistendo alla realtà. Se non ci sei, allora è un sogno”.

Il dubbio sul finale nasce, ovviamente, dallo stacco sulla trottola che lascia il dubbio se sia caduta o meno. Ma siccome nella scena Cobb (Leonardo DiCaprio) è tornato negli Stati Uniti e si è riunito con i figli e il padre (Caine), in base alle parole dell’attore dobbiamo dedurre che il finale è ambientato nel mondo reale:

 

 

Cosa ne pensate? Questa spiegazione definitiva vi convince? Ditecelo nei commenti!

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