Il lavoro sulle evoluzioni delle armature di Iron Man ha richiesto a Tony Stark un lungo impegnoo per molti, molti film.

Sono ben 85 le armature che il geniale inventore ha costruito a partire dal primo Iron Man fino ad Avengers: Endgame.

Un numero considerevole che ben rappresenta la paranoia e l’ansia di creare l’arma(tura) perfetta da parte del personaggio. La cifra è anche segno del grande impegno e della continua innovazione da parte dei creativi della casa delle idee per adattare il design del supereroe alle esigenze della messa in scena.

In parallelo però il continuo cambiamento di armatura ha posto una grande sfida al reparto degli effetti speciali. Di film in film si sono modificate anche le tecniche adottate per portare sullo schermo il vendicatore di metallo.

Il canale YouTube Insider ha pubblicato un curioso approfondimento su come gli effetti speciali dell’armatura si sono evoluti nel corso di 11 anni di film.

Potete ammirarlo in cima all’articolo.

Frutto di un grande lavoro di ricerca, a fronte di un budget all’epoca limitato, la prima armatura Mark I richiese un grande sforzo di design. Si doveva infatti dare l’idea che fosse possibile costruirla con normali attrezzature e inserire dentro di essa un pilota umano. Lo studio Stan Winston creò una versione dell’armatura dal vero, che poteva essere manovrata da uno stunt. In qualche inquadratura però le dimensioni dell’oggetto diventavano un impedimento allo svolgersi dell’azione. Venne così creato un modello in digitale che risultò totalmente credibile; Il modello reale già costruito fu usato come referenza per la struttura a computer. L’effetto convinse un, inizialmente, titubante Jon Favreau. Nei film successivi, come mostrato nel video, le armature si perfezionarono sempre di più.

Gli spot delle auto e il film Transformers aiutarono molto a perfezionare la resa del metallo e delle superfici riflettenti create in digitale. Al tempo di Iron Man 2 la motion capture e gli effetti visivi erano progrediti a tal punto da rendere possibile una perfetta integrazione tra i costumi reali e le estensioni in CGI.

Una delle grandi difficoltà che si palesarono durante la lavorazione fu quella di rendere allo spettatore l’idea di un meccanismo “plausibile”. I tecnici lavorarono molto sulla visualizzazione dell’interno e sui colori. L’oro infatti derivava dagli studi fatti dalla Weta sulla texture dell’anello del Signore degli Anelli. Il rosso, mischiato alle giunture di metallo, dava però problemi in scene come la battaglia nei boschi di Avengers. Il blu dell’atmosfera si mischiava infatti al rosso producendo un colore viola. Venne così creato un apposito software di rendering dei colori per meglio armonizzarli con il resto della scena.

Nel video viene mostrato anche il passaggio a un’armatura realizzata quasi completamente in computer grafica. L’evoluzione coincide con l’adozione nel film della nanotecnologia da parte di Tony Stark. Tolto il problema di dare uno spessore alle lastre di metallo in modo compatibile con la presenza di un uomo all’interno, ne sorge un altro: rappresentare i naniti.

Nonostante la loro essenza “liquida” era importante che mantenessero una certa rigidità. La soluzione venne trovata grazie ad un abile escamotage. In Infinity War Robert Downey Jr ebbe l’idea di fare aderire al corpo la tuta di Tony Stark prima della “trasformazione”. Fu così più facile per gli animatori “creare” il “nuovo abito” di metallo sopra il vestito, dalle forme più morbide.

Sebbene molti ricordino quella di Endgame come l’ultima apparizione del personaggio, non bisogna dimenticare che una versione “zombie” di Iron Man fece un piccolo cameo in Spider-Man: Far From Home. In quella scena gran parte del casco è rotto e si vedono i cavi e il meccanismo fuoriuscire. Per metterlo sullo schermo vennero usate come referenza vecchie immagini e il design dell’armatura Ultron” frantumata.

Un viaggio durato 11 anni che ha permesso di vedere il progetto di Tony Stark sotto ogni punto di vista: dall’esterno all’interno.

Cosa ne pensate di questo approfondimento? Qual è la vostra armatura preferita? Fatecelo sapere nei commenti o nei nostri canali social!

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