È in occasione della presentazione di Salvatore – Shoemaker of Dreams al Festival di Venezia che incontriamo Luca Guadagnino e gli chiediamo di parlarci di Scarface (l’intervista completa sul documentario veneziano arriverà a parte). Qualche anno fa avevamo parlato con il regista proprio a Venezia del suo remake di Suspiria, e all’epoca ci fece una descrizione della sua visione che poi possiamo dire di aver ritrovato perfettamente nel film. Ora, quindi, abbiamo deciso di chiedergli di parlarci della sua visione dello Scarface di Brian De Palma e di come si rifletterà su ciò che immagina sarà il suo film. La risposta prende in considerazione anche il film di Howard Hawks: per Guadagnino, la figura di Tony Montana trascende i registi e i film, e parla direttamente all’uomo, parla del fascino di ciò che desideriamo (il successo) e ciò che temiamo (chi è in grado di fare del male).

E come nel caso di Suspiria, anche questa volta Guadagnino si sbilancia e ci promette un’esperienza sorprendente, spiegando che la sceneggiatura è eccezionale e che farà di tutto perché il film ottenga il divieto ai minori, cioè il Rating R negli Stati Uniti!

 

 

Scarface uscì per la prima volta al cinema nel 1932, il film era diretto da Howard Hawks e raccontava l’ascesa al potere di un immigrato irlandese che diventava un gangster nella Chicago degli anni venti. Nel 1983 la pellicola venne rifatta da Brian De Palma su una sceneggiatura di Oliver Stone, con Al Pacino come protagonista: in quel caso il protagonista era un rifugiato cubano che diventava un gangster nella Miami degli anni ottanta. Il nuovo film sarà prodotto da Marc Shmuger tramite la sua Global Production in collaborazione con Martin Bregman, già produttore dello Scarface di Brian De Palma. Alla produzione anche Scott Stuber insieme a Marco Morabito.

La Universal sta sviluppando questa nuova versione di Scarface da quasi dieci anni: in passato aveva coinvolto registi come David Ayer e Antoine Fuqua. La sceneggiatura più recente, ambientata a Los Angeles, è stata scritta da Joel ed Ethan Coen (ma non sappiamo se sia quella adottata da Guadagnino), mentre le versioni precedenti erano state scritte da sceneggiatori come Gareth Dunnet-Alcocer, Jonathan Herman e Paul Attanasio.

SPECIALE FESTIVAL DI VENEZIA

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