Robert Pattinson non è mai stato d’accordo con l’immagine di “eroe romantico” che gli era stata durante la saga di Twilight e lo ha ribadito nel corso di una recente intervista, spiegando di aver provato a “sabotare” gli interventi in fase di promozione scegliendo gli argomenti più strambi:

In tutta onestà, ho sempre trovato Twilight piuttosto bizzarro. Era il marketing a renderlo appetibile a tutti. Se vi riguardate le interviste che facevo [per Breaking Dawn], cercavo di sottolineare continuamente la masticazione della placenta. Spostavo continuamente l’attenzione su ogni elemento che potesse risultare disgustoso. Ma si sa, una sola persona non può competere con un intero reparto pubblicitario che vende il film come “una bellissima odissea romantica”. Io la definirei: “Disgustosa”.

L’attore era già tornato a riflettere sulla saga qualche mese fa:

È una storia bizzarra, quella di Twilight. È strano come abbiano reagito le persone, immagino che i libri siano molto romantici, ma allo stesso tempo non romantici nello stesso senso di Le pagine della nostra vita. Quel film è dolce e struggente, ma Twilight è la storia di questo tizio che trova la ragazza con cui vuole stare e vuole mangiarsela. Mi correggo, non mangiarsela, ma succhiarle il sangue. Non sono altre persone a dirgli che non possono stare insieme, è il suo corpo.

Aveva poi ammesso che i film non sono stati realizzati senza una certa dose di rischio e preoccupazione:

Twilight non era un successo garantito. Catherine Hardwicke, la regista, prima di quello aveva diretto dei piccoli film intitolati Thirteen – 13 e Lords of Dogtown. Anche Kristen [Stewart] proveniva dalla scena indipendente, aveva partecipato a Into the Wild e altri film simili.

Con 5 adattamenti cinematografici tratti dai romanzi di Stephenie Meyer, la saga di Twilight con Robert Pattinson e Kristen Stewart ha incassato in tutto il mondo 3.3 miliardi di dollari.

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