Franco Maresco non parla. O meglio non parla più se non attraverso i suoi film. Non rilascia interviste se non molto molto raramente e anche quando un suo film per la prima volta è stato in concorso in un grande festival (a Venezia con La mafia non è più quella di una volta) non si è presentato alla conferenza stampa, non è proprio venuto. Non è un atteggiamento snob, non è altezzoso o arrogante, è Franco Maresco, deluso dal cinema, dal paese e dalla modernità ma capace di film incredibili.

Per tutte queste ragioni questo documento audio che è stato procacciato con invidiabile tenacia da Francesco Zippel, grazie soprattutto al lavoro da tramite dell’ufficio stampa di Franco Maresco (Gabriele Barcaro), e che ci hanno voluto concedere (noi abbiamo solo aggiunto qualche immagine per farne un video) è un documento straordinario. Sono 28 minuti in cui risponde a tre domande, l’occasione è stata una live con documentaristi organizzata dallo stesso Zippel e ospitata da noi (che trovate sul nostro canale) a cui Maresco non ha partecipato ma per la quale ha prodotto questa testimonianza.

Dentro ci si trovano tantissime cose, in un certo senso anche la spiegazione alla sua assenza (o meglio, da quel che dice non è difficile desumere come mai non compaia), la sua etica di critica al sistema, il suo isolazionismo, i suoi progetti e un esempio, necessariamente non esaustivo, dello spirito con cui Franco Maresco, pensa, crea, lavora, opera.

Ci sono anche accenni a Cinico TV, al suo lavoro in tv e non mancano i consueti attacchi da Maresco (che di certo non è una figura comoda) fatti con nomi e cognomi e anche all’industria in generale.

 

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