Uscito nel marzo del 2018 su PC e Xbox One, Sea of Thieves venne accolto tiepidamente sia dal pubblico che dalla critica. Il motivo principale era la scarsa quantità di contenuti, che non permettevano al potenziale nascosto dell’opera Rare di emergere in tutto il suo splendore. Come spesso accade con i Game-as-a-Service, il prodotto disponibile al day one non è lo stesso che i giocatori potranno godere anche a pochi mesi di distanza. Per questo motivo, chi vi scrive, non è stato inizialmente attratto dalle avventure piratesche disponibili su piattaforme Microsoft. Un vero dispiacere, data la passione per l’ambientazione e per lo stile estetico utilizzato dal team britannico.

Solo poche settimane fa, proprio in uno speciale di BadMemories, vi raccontavamo di come Horizon Zero Dawn fosse riuscito a conquistarci a distanza di anni dalla sua uscita. Ebbene, Sea of Thieves è riuscito nella stessa impresa: farci innamorare di un gioco tanto tempo dopo il suo rilascio.

 

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