Vista l’importanza del DualSense all’interno dell’economia di PlayStation 5, abbiamo quindi deciso di dedicare questo breve articolo alla nostra esperienza di gioco con il pad di Sony in mano.
Come ampiamente pubblicizzato dall’azienda nipponica, DEATHLOOP sfrutta tutte le innovative funzionalità del DualSense. Ogni bocca da fuoco ha effettivamente un peso e una pressione dei grilletti differente. Si tratta di qualcosa di simile a quanto provato in Resident Evil Village, ma con una minor differenza tra le varie armi. Il risultato, comunque, è estremamente soddisfacente e, soprattutto con le armi più potenti, si ha davvero la sensazione di star stringendo un oggetto leggendario tra le proprie mani. L’armamentario meno raro, caratterizzato da un’aura grigia, può persino incepparsi, facendo scattare il grilletto destro e trasmettendo una (corretta) sensazione di fastidio.
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Ogni movimento del nostro protagonista, inoltre, verrà accompagnato dal feedback aptico. Che sia correre, saltare o scivolare, una delicata vibrazione del DualSense scorrerà piacevolmente sui nostri palmi. Anche in questo caso si tratta di qualcosa già visto in maniera accentuata in Astro’s Playroom, ma i ragazzi di Arkane Lyon sono comunque riusciti a fare un ottimo lavoro, pur non distinguendo particolarmente il terreno sul quale ci troveremo a correre.
La feature più semplice è, paradossalmente, quella che ci ha convinti di più. Le comunicazioni radio con Julianna avverranno attraverso lo speaker presente sul controller. L’audio esce nitido e pulito, dando davvero la sensazione di stringere in mano una ricetrasmittente. Questo effetto viene però meno nel caso si decida di utilizzare delle cuffie, che ovviamente faranno convergere l’audio alle nostre orecchie.
DEATHLOOP è un titolo che tutti i possessori di PlayStation 5 dovrebbero giocare almeno una volta nella vita. Le funzionalità del DualSense non stravolgono il gameplay, ma sono senza dubbio una valida aggiunta all’esperienza. Aggiunta che, speriamo, possa poi influenzare anche le altre software house per un supporto maggiore alla (splendida) periferica targata Sony.
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