Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie

Treasure Adventure World

Se siete appassionati di videogiochi indipendenti, probabilmente conoscerete Treasure Adventure Game, uno straordinario titolo action adventure, dalla struttura open world, sviluppato dai tre ragazzi che compongono Robit Studios. Oltre che su di un gameplay di rilievo, il titolo punta forte su atmosfere particolari, sulla sensazione di scoperta che non può non travolgere un giocatore che parte per un'avventura più grande di lui. Bene, è ora in lavorazione un remake del titolo, che converte in una più moderna bidimensionalità lo stile retrò dell'originale, dal nome Treasure Adventure World.

 

 

La struttura di gioco è quella classica del genere. L'azione si svolge in un mondo molto vasto, complesso, pieno di segreti, attraversabile a proprio piacimento, ma che per essere esplorato in tutti i suoi anfratti richiede al giocatore il possesso di particolari armi e strumenti. Si segue, a grandi linee, una storia principale, ma sono molte di più le volte in cui si devia dalla strada che quelle in cui si va avanti secondo le vicende. Il merito è di un sistema di gioco che incentiva la scoperta, perché davvero ogni angolo di mondo offre qualcosa, e soprattutto vengono date molte poche spiegazioni al riguardo. E' il senso di stupore e meraviglia a spingere ad andare avanti, per il quale trovarsi di fronte ad un misterioso edificio o a lugubri rovine significa per prima cosa assecondare i propri istinti da esploratore e non seguire le indicazioni di un deus ex machina che regola la nostra progressione. Sono tantissime le cose da fare, gli oggetti da scoprire, in ossequio all'atmosfera un po' alla Indiana Jones, un po' piratesca, del titolo.

Tutti questi elementi, presenti nel gioco originale, saranno ovviamente presenti nel suo remake, che ha nella rielaborazione grafica la sua ragion d'essere. Da una direzione artistica squisitamente retrò, con grafica in 8 bit, si passa a stupendi sprite, animati benissimo, che rendono il titolo più moderno ma non ne modificano l'impatto, lasciando intatto quella sensazione di videogioco classico. Potete preordinare Treasure Adventure World sul suo sito ufficiale, o giocare nell'attesa alla sua versione originale, scaricabile gratuitamente qui.

 

 

 

Faëria

Già il nome è evocativo: Faëria, e già immaginiamo lande magiche, popolate da esseri fantastici, storie epiche, l'eterna lotta tra il bene e il male e tutto il classico ricettacolo del fantasy medioevale. Ed in effetti sono tutti elementi che sembrano essere ben presenti nel titolo di Abrakam, team di sviluppo belga, che ripone altrove, ovvero nella sua sostanza ludica, la sua originalità.

 

 

Faëria è un gioco di carte strategico. O uno strategico con delle meccaniche da gioco di carte. Da qualunque prospettiva vogliate analizzare la struttura di gioco, ci troviamo comunque di fronte ad un prodotto per niente comune. Il primo impatto è quello con un mondo di gioco organizzato in esagoni: ad ogni turno, sarà possibile decidere cosa fare, se raccogliere risorse o muoversi, conquistando un altro esagono. Mano a mano che si procederà nel gioco, si incontreranno vari nuovi comandi, e si incontrerà tutta la complessità del titolo nel momento in cui alla fase di pianificazione strategica si aggiungerà quella tipica dei giochi di carte. I tre tipi di carte, divisi tra eventi, mostri e strutture, potranno essere messi in campo, per proteggere le proprie conquiste, attaccare l'avversario o migliorare le proprie performance di raccolta. Ovviamente, come da tradizione del genere, sarà possibile trovare carte molto più forti ed efficaci di quelle comuni, capaci di influenzare in maniera decisa la direzione della partita in corso, e queste si potranno ottenere semplicemente giocando, perché Faëria è totalmente privo di microstransazion. Come valore aggiunto, gli sviluppatori hanno speso tempo per creare un mondo con una sua storia, con personaggi particolari, elemento questo che potenzialmente rende il titolo più profondo ed è rispecchiato da una certa cura nella componente artistica.

In questi casi la prova diretta è sempre l'opzione migliore: il progetto è stato finanziato su Kickstarter, ma potete ancora supportarlo ed accedere così alla beta, andando su questa pagina.