Non possiamo negarlo: di un titolo come Star Wars Jedi: Fallen Order ne avevamo bisogno da troppo tempo.

Nel 2008, con Star Wars: The Force Unleashed, e nel 2010, con il suo seguito, LucasArts riuscì a farci apprezzare nuovamente la bontà dell’avere tra le mani un’avventura single player ambientata nell’universo creato da George Lucas. Poi sono passati anni e, per quanto Star Wars: Battlefront II presentasse una modalità Storia, i giocatori non sono più riusciti a ricongiungersi con la Forza e a provare le stesse emozioni.

Fino a ora.

Badate: quella che state per leggere non è certo la nostra recensione (che arriverà la prossima settimana), ma è la nostra impressione della prima ora di gioco, senza il benché minimo spoiler. In Star Wars Jedi: Fallen Order interpreteremo Cal Kestis, apprendista Jedi che per fuggire alla purga dell’Impero decide di rintanarsi sul pianeta Bracca, finendo per entrare nella Gilda dei Rottamatori e nascondendo le proprie abilità ai suoi colleghi. In seguito a un incidente, però, Cal è costretto a usare la Forza e questo porterà gli Inquisitori a inseguirlo per rimanere fedeli al terribile Ordine 66.

 

 

La prima ora nei panni di Cal servirà non solo per prendere padronanza delle movenze del personaggio, che in più di un’occasione ci ha ricordato il sempreverde Nathan Drake, ma anche per cominciare a muovere i primi passi nell’arte della Spada Laser. In Star Wars Jedi: Fallen Order combattere è un vero e proprio piacere, con meccaniche prese a piene mani non tanto dai Dark Souls, quando dal più recente Sekiro. Parare all’ultimo secondo un laser permetterà di rispedirlo al mittente, mentre, nel caso di uno scontro corpo a corpo, porterà a un’apertura da parte del nostro avversario che potremo utilizzare per infliggere una mossa dalla potenza devastante.

Al momento stiamo affrontando l’avventura alla seconda difficoltà intermedia, quella consigliata per coloro che hanno già dimestichezza con i giochi d’azione, e ammettiamo di esserci trovati in difficoltà in un paio di momenti. Abbassare la guardia anche nei confronti di un semplice Stormtrooper potrebbe risultare letale per il giocatore, che finirebbe al tappeto nel giro di qualche colpo.

Allo splendido sistema di combattimento, vanno di pari passo delle spettacolari sequenze platform che non solo risultano divertenti da giocare, ma che, grazie a una regia sopraffina, sono davvero riuscite a ricordarci alcuni ottimi momenti dei migliori Uncharted. Che sia scivolando tra i rottami di Bracca o combattendo Stormtrooper a bordo di un treno in corsa, la prima ora di Star Wars Jedi: Fallen Order diverte e stupisce, senza mostrare troppo. Appare evidente, infatti, come la struttura di gioco sia estremamente più complessa di quanto mostrato (e ve lo possiamo già confermare, essendo progrediti di diverse ore), ma troviamo che la curva d’apprendimento messa in piedi da Respawn Entertainment sia non solo ben bilanciata, ma in grado di far comprendere sin da subito l’enorme potenzialità delle avventure di Cal.

Per scoprire se queste ottime impressioni verranno confermate in fase di recensione, vi invitiamo a continuare a seguirci su BadTaste per non perdervi il nostro giudizio finale su Star Wars Jedi: Fallen Order!