Manca ancora un anno alla possibile uscita di PlayStation 5, ma già negli ultimi mesi i rumour non si sono affatto sprecati, rendendola protagonista di notizie più o meno plausibili.

L’ultimo aggiornamento proviene direttamente da Twitter, dove Jason Schreier, giornalista in forze presso Kotaku e noto insider del settore videoludico, ha mostrato le sue perplessità riguardo una totale retrocompatibilità da parte della futura console Sony. Secondo Schreier, infatti, PlayStation 5 potrà facilmente leggere i titoli PlayStation 4, ma non è così scontato che riesca a fare altrettanto con quelli PlayStation 3, PlayStation 2 e PlayStation 1.

 

 

Interrogato dai suoi follower, alla ricerca di maggiori dettagli, Jason ha specificato come si riferisse esclusivamente alla lettura dei dischi da parte di PlayStation 5, ipotizzando che i titoli precedenti a due generazioni videoludiche fa possano essere inseriti tramite una retrocompatibilità digitale. Sia chiaro: non solo si tratta di un argomento ancora non chiarito da Sony, ma, soprattutto, per ora non è altro che un parere del giornalista di Kotaku che, per quanto professionale, rimane esterno ai lavori di sviluppo. In ogni caso, qui sotto potete trovare riportata l’intera conversazione nata su Twitter che riporta i pensieri di Schreier, in modo da potervi fare la vostra personale idea sui fatti.

 

 

Questa indiscrezione, però, ci permette di fare un ragionamento legato alla retrocompatibilità di PlayStation 5. Si tratta di una feature necessaria, oppure di un semplice capriccio da parte dell’utenza? Capiamo benissimo l’importanza dell’implementazione dei dischi PlayStation 4, accettando persino l’interesse verso quelli PlayStation 3, ma quanti di voi utilizzerebbero veramente giochi ancora precedenti? Non sarebbe forse il caso di concentrare le forze su nuovi titoli, piuttosto che guardare sempre al passato?

Siamo davvero curiosi di sapere il vostro parere su questo argomento, per questo vi invitiamo a scriverci qui sotto o a lasciare un commento sui social di BadTaste!

 

Fonte: Resetera