Masayuki Uemura è morto a 78 anni: il creatore del NES e dello SNES (noti in Giappone come Famicom e Super Famicom) è venuto a mancare il 6 dicembre, ma solo oggi si apprende della sua scomparsa.

Uemura è stato uno dei principali responsabili, negli anni ottanta, della rinascita dell’industria dopo il crollo del mercato dei videogiochi del 1983 (il cosiddetto Atari shock). Inizialmente impiegato presso Sharp, si unì a Nintendo nel 1971 per lavorare alla tecnologia delle pistole ottiche. Hiroshi Yamauchi lo mise a capo della divisione R&D2 che si occupava di hardware e giochi elettronici, e nel novembre del 1981 gli chiese di costruire uno strumento che permettesse di giocare ai giochi arcade sul televisore. I primi prototipi furono realizzati nell’ottobre 1982, e nel 1983 venne presentato il Famicom, noto fuori dal Giappone come NES – Nintendo Entertainment System. La console ebbe un successo straordinario, rilanciando l’interesse globale per i videogiochi e vendendo oltre 62 milioni di unità. Nel 1990 divenne la macchina da gioco più venduta fino ad allora, per poi venire rimpiazzata dal Super Famicom, ovvero il Super NES, sempre sviluppato su supervisione di Uemura. La produzione del NES terminò nel 1995, mentre il Famicom continuò a essere prodotto per il mercato di nicchia giapponese di appassionati fino al 2003. Tutt’ora vengono sviluppati nuovi giochi per NES su cartucce, spesso finanziati con Kickstarter.

Uemura si è ritirato da Nintendo nel 2004, ma ha continuato a contribuire come consulente e a insegnare alla Ritsumeikan University.