Uno degli aspetti di The Last of Us Parte II che ha fatto discutere il pubblico è la longevità. Il nuovo titolo di Naughty Dog si può concludere infatti in una trentina di ore, quasi il doppio rispetto al predecessore.

Il creative director, Neil Druckmann, è stato ospite del podcast di Troy Baker (che nel gioco doppia Joel) e ha parlato delle critiche sull’eccessiva lunghezza del titolo:

 

Ho visto qualcuno, diavolo finirò nei guai per averlo detto, non mi interessa. Qualcuno ultimamente ha affermato che “i giochi sono troppo lunghi” e come parte della spiegazione  ha detto “è una questione di marketing, devono dire quanto è lungo per vendere di più”. Nel corso dei miei 16 anni in Naughty Dog non ho mai, e sottolineo mai, subito pressioni di marketing sul contenuto, sulla sua durata, su quello che ci avremo dovuto mettere o su quello che era preferibile togliere. Il gioco è così lungo perché noi lo abbiamo voluto fare così lungo.

Potrebbe essere troppo lungo per alcuni, lungo il giusto per altri, ma è così lungo per nostra scelta.

 

Potete recuperare il podcast completo cliccando su questo link.

E secondo voi? La nuova avventura di Naughty Dog è troppo lunga? Fatecelo sapere con un commento qui sotto oppure sui nostri canali social.

 

 

Vi ricordiamo che il titolo di Naughty Dog è disponibile in esclusiva per PlayStation 4. Di seguito trovate la sinossi ufficiale del gioco:

 

Cinque anni dopo…

Dopo un pericoloso viaggio attraverso gli Stati Uniti flagellati dalla pandemia, Ellie e Joel si stabiliscono in Wyoming.

La vita in comunità garantisce loro una nuova stabilità, nonostante la costante minaccia degli infetti e dei sopravvissuti più disperati.

Ma quando un inatteso evento compromette quegli equilibri, Ellie decide di intraprendere un nuovo viaggio. Questa volta per ottenere giustizia. La caccia ai responsabili, tuttavia, le riserverà strazianti ripercussioni fisiche ed emozionali.

 

Fonte: Gamesradar