Rispondendo a un post su Twitter di Greg Miller da Kinda Funny, Neil Druckmann di Naughty Dog – direttore, tra le altre cose, anche del recente The Last of Us Parte II – ha affermato che gli piacerebbe mettere le mani su ben 5 IP prese da altri media per trasformarle in videogiochi.

 

 

Il buon Neil ha stilato una breve classifica di gradimento, da 1 a 5, su proprietà intellettuali a cui vorrebbe lavorare dandogli la forma di un videogioco, con The Punisher al primo posto, seguito da Half-Life, da un altro personaggio Marvel come Ghost Rider, dalla serie Hotline Miami, fino all’anime Cowboy Bebop. Una scelta sicuramente variegata, di cui in almeno un caso Druckmann ha reso esplicito il suo lato da fanboy (in The Last of Us Parte II, dove una ragazza uccisa da Ellie stava giocando a Hotline Miami su una PSP). Dovendo citare la nostra preferenza, anche se non richiesta: “vi prego, qualcuno dia le chiavi dello studio a Druckmann e piena libertà creativa su Cowboy Bebop!”, ma in realtà ognuna delle cinque possibilità suggerite dal volto di Naughty Dog stuzzica le nostre voglie da giocatori.

Detto questo, prima di lasciarvi a vagare con la fantasia, vi ricordiamo che The Last of Us Parte II è già disponibile in esclusiva su PlayStation 4 (e su PS5 tramite retrocompatibilità, anche senza aggiunte tecniche dedicate) e che proprio un mese fa si è aggiudicato i The Game Awards 2020 come miglior gioco dell’anno. Di seguito potete leggere un breve estratto della nostra recensione:

 

The Last of Us Parte II è un capolavoro di scrittura, un’opera comprensibile e correttamente interpretabile solo se accettata per quella che è. Non ci sono voli pindarici, spiegoni esaustivi, impronosticabili colpi ad effetto. C’è la violenza di un mondo allo sfascio, ormai popolato da troppi esseri umani disperati e fiaccati nello spirito. Ed è proprio questo a causare il senso di vuoto a cui si accennava poco prima. Non c’è altro, perché non può esserci altro.

 

Fonte: VG247