Uscito nel febbraio del 2016, Stardew Valley è sicuramente uno dei prodotti indie più apprezzati degli ultimi anni. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un titolo nel quale il giocatore interpreta un agricoltore che, dopo aver ricevuto una proprietà dal proprio nonno, si trova a dover prendersi cura di un terreno e a socializzare con gli abitanti del luogo. Fortemente ispirato a Harvest Moon, l’opera di Eric Barone ha venduto più di dieci milioni di copie nel gennaio del 2020. Un successo semplicemente stratosferico.

Ebbene, durante lo showcase ID@Xbox che si è tenuto ieri, Eric ha rivelato che Stardew Valley entrerà presto a far parte del catalogo di Xbox Game Pass.

Si tratta di una notizia estremamente positiva per tutti i possessori del servizio Microsoft, che così potranno accedere a uno dei titoli più “chiacchierati” di sempre. Questa versione del gioco contiene anche i numerosi update realizzati negli ultimi anni, dando così forma a un prodotto completo in ogni aspetto.

 

 

Tra gli elementi più interessanti di Stardew Valley c’è anche la storia del suo creatore. Eric Barone, infatti, si laureò nel 2011 all’University of Washington Tacoma, non trovando però lavoro da nessuna parte. Forte delle sue skill informatiche e artistiche, il ragazzo decise quindi di fondere il già citato Harvest Moon con Animal Crossing, Minecraft e Terraria. Dopo aver fatto parte del servizio Greenlight di Steam, Barone venne avvicinato da Finn Brice, director di Chucklefish, che si offrì di pubblicare il gioco. Quattro anni di lavoro dopo, Stardew Valley venne finalmente alla luce, dimostrando tutta l’abilità di un ragazzo in grado di occuparsi contemporaneamente del gameplay, del comparto grafico e di quello sonoro.

Insomma: stiamo parlando di un gioco che, se siete amanti della simulazione e dei gestionali, potrebbe veramente conquistarvi in ogni suo aspetto.

Voi conoscevate già l’opera di Eric Barone? Siete pronti a spendere decine di ore nella vostra personale fattoria? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i canali social di BadTaste.it.

 

Fonte: GamingBolt