Alla conferma del ritardo di The Last of Us Part II da parte di Sony e Naughty Dog è seguito ieri anche l’annuncio del posticipo di Watch Dogs: Legion, Rainbow Six Quarantine e Gods & Monsters, cosa che non ha certo messo Ubisoft in una posizione semplice.

Con un’annata che si preannuncia davvero disastrosa per quanto riguarda i dati di vendita, la software house francese ha preferito concedersi maggior tempo per evitare di ripetere gli stessi errori del passato. In assenza di informazioni più dettagliate, sappiamo che i tre titoli posticipati sono stati rimandati a una non meglio precisata data del prossimo anno fiscale. Non si tratta, quindi, di pochi mesi di ritardo come per le nuove avventure di Ellie, ma di un tempo ben più lungo.

 

 

Tramite il Tweet che potete leggere qui sopra, gli sviluppatori di Watch Dogs: Legion hanno comunicato le loro motivazioni per la decisione presa:

 

La nostra ambizione con Watch Dogs: Legion è di realizzare un’esperienza indimenticabile che cambierà il modo di giocare e pensare i titoli open world. Con la nostra meccanica “Gioca con chi vuoi”, ogni personaggio nel nostro mondo ha una vita propria e ogni abitante di Londra può essere reclutato nel vostro team DedSec per diventare l’eroe del tuo gioco e il protagonista della tua personale storia.

 

Ubisoft Toronto continua dicendo di voler portare la loro ambiziosa visione il più in alto possibile, garantendo di realizzare un’esperienza immersiva e innovativa per qualsiasi giocatore decida di provare a giocare Watch Dogs: Legion.

 

 

Inutile dire che questa scelta potrà anche essere compresa dal grande pubblico, ma non dal mercato e dagli agenti che lo governano. Le azioni di Ubisoft, in seguito all’annuncio di ieri, sono crollate a picco, facendo perdere il 29% sulla borsa di Parigi alla software house francese. Questo non può che far dispiacere e va ad aggiungersi ai pessimi dati di vendita dell’anno in corso, di cui vi accennavamo in apertura. È stato ufficializzato da Ubisoft, infatti, che l’utile di esercizio prefissato (attorno ai 480 milioni), non è stato minimamente raggiunto, attestandosi attorno ai 20/50 milioni di euro.

Un periodo buio per Ubisoft, che speriamo possa avere presto fine e che possa servire all’azienda per rinascere dalle proprie ceneri. Soltanto l’anno scorso, in casa Ubisoft, suonava tutta un’altra musica.

Voi che ne pensate di questo rinvio? Fatecelo sapere nei commenti!

 

Fonte: GamingBolt