Scopriamo insieme le ultime novità che vanno ad aggiungersi alla collezione della cineteca di Bologna…

Come sapete, BadGames e l'Archivio Videoludico istituito presso la Cineteca di Bologna hanno avviato da ormai qualche mese un percorso di collaborazione e condivisione delle esperienze.

Per noi, come naturale, poter lavorare con un'istituzione così prestigiosa è un onore ed un piacere.

A partire da questo mese, Andrea Dresseno, curatore dell'archivo, ci proporrà una retrospettiva dedicata al passato e al presente, cercando le connessioni, i fiumi carsici e i ritorni storici che caratterizzano l'evoluzione del nostro media preferito.

Buona lettura e buon divertimento.

Nicolò Carboni – Responsabile Editoriale


A cura di Andrea Dresseno

Quattro anni di vita e tremila titoli catalogati. A giugno 2013 l'Archivio Videoludico ha toccato un traguardo notevole, grazie non solo alle donazioni dei produttori ma anche a quelle di tanti appassionati che nel corso di questi anni hanno contribuito a far crescere il fondo. L'Archivio nato presso la Cineteca di Bologna nel marzo 2009 ha sin dal principio perseguito questa vocazione conservativa, cercando allo stesso tempo di promuovere un percorso di analisi e studio che ha portato nel tempo a organizzare rassegne cinematografiche, eventi e laboratori per le scuole. Ma è sicuramente la partecipazione del pubblico, cresciuta di mese in mese, ad aver donato linfa vitale al progetto.

Giugno è stata anche l'occasione per ricordare un grande classico che ha compiuto 30 anni. Il 19 giugno 1983 veniva infatti pubblicato Dragon's Lair, il celebre laser-game di Don Bluth. Un tentativo, tanto spettacolare per l'epoca quanto fallimentare, di coniugare cinema e videogiochi. Il titolo sfruttava la capienza dei laserdisc per portare il giocatore – o sarebbe meglio dire, lo spettatore – in scenari sfavillanti che sembravano uscire da un film d'animazione. Peccato che l'interazione fosse ridotta al minimo, a un tasto da pigiare col giusto tempismo per passare alla sequenza successiva. Tuttavia, Dragon's Lair è rimasto negli annali e anche oggi in molti ricordano con nostalgia le avventure di Dirk e della sua amata Daphne.

Ovviamente non sono mancate le nuove acquisizioni, che come sempre alternano novità a giochi indie e meno recenti. The Last of Us e Remember Me sono probabilmente le due novità più interessanti del mese. Del primo si è parlato recentemente, quando l'attrice Ellen Page ha manifestato tutto il suo disappunto per l'estrema somiglianza con la protagonista femminile del gioco. Se è vero che i ragazzi di Naughty Dog si sono impegnati a modificarne l'aspetto, evidentemente qualcosa è andato storto. La Ellie di The Last of Us è in effetti la sorella mancata della Page. Remember Me ricorda invece per certi versi le atmosfere di un film mediamente sconosciuto, La città dei bambini perduti del francese Jean-Pierre Jeunet. A tratti, sia chiaro, perché il film di Jeunet prende pieghe ben diverse.

C'è spazio anche per gli indie nel giugno dell'Archivio. Continua la ricerca di opere sconosciute. Questo mese siamo finiti dalle parti di Roma con l'italianissimo Hell's House, film interattivo che omaggia gli horror anni Ottanta: la copertina parla da sola. Di natura diversa sia City Tuesday, che riflette, videoludicamente parlando, sul tema del terrorismo e DLC Quest, titolo che si prende gioco dell'ormai dilagante moda dei downloadable content costringendo l'utente a comprare persino le animazioni. Curioso. In tema di indie e sviluppatori emergenti, l'Archivio ha inaugurato tra l'altro un nuovo servizio, che permette ai piccoli developer di organizzare in Archivio la presentazione dei propri titoli. Per maggiori info potete consultare il sito.

Chiudiamo questa panoramica con due chicche che arrivano direttamente dal Giappone (o meglio, sono versioni Pal di giochi giapponesi praticamente sconosciuti qui da noi). Premessa: la serie Simple 2000 è famosa in Giappone per aver dato vita a titoli rigorosamente kitsch e low budget. Della serie fanno parte due giochi: Demolition Girl e Paparazzi. Nel primo caso una signorina in costume diventa grande come Godzilla e invade Tokyo. Il giocatore deve studiarla e bloccarne l'avanzata. Paparazzi è invece un simulatore che vi vede impegnati a immortalare la succinta modella di turno alla ricerca dello scatto migliore. Due prodotti decisamente discutibili e controversi, ma a far riflettere è soprattutto il PEGI 3 che campeggia in copertina. Giocateli, poi ne riparliamo.