Il nostro commento alla chiusura della GDC 2012

La GDC non è mai un evento facile da leggere, gli annunci, anche grandi sono sempre ammantati da un certo understatement, quasi come per dire “ehi, abbiamo creato questa cosa fantastica ma alla fine, fra professionisti, non ci stupiamo più”. Senza i riflettori dell’E3 e gli eccessi consumer della GamesCom, la kermesse di San Francisco permette riflessioni più pensate e porta in superficie alcuni andamenti carsici dell’industry molto interessanti e complessi.
Questo 2012 si appresta ad essere l’anno della consacrazione definitiva del gaming indie. La GDC ha infatti certificato oltre all’enorme energia creativa che arriva dagli sviluppatori indipendenti, la gigantesca crescita del mercato potenziale di questo tipo di giochi. Senza bisogno di citare Notch e il caso Minecraft, oggi quello che era un mercato molto di nicchia sta acquisendo sempre più i connotati di una terza v...