Di mondi così, ormai, ne abbiamo visti più di un paio. Dall’avanguardista, all’epoca s’intende, Enslaved: Odyssey to the West, sino al più recente Horizon Zero Dawn, negli ultimi anni il mondo videoludico ha conosciuto un tipo di apocalisse ben diverso rispetto a quello profetizzato da saghe come Fallout. Non più un inverno post-atomico abitato da esseri deformi, quanto una più o meno drammatica sostituzione dell’essere umano con robot e macchine particolarmente ecologiche ed amiche della natura.

La natura, rigogliosa e che fagocita lentamente ciò che una volta è stato dell’uomo, si estende a vista d’occhio anche nel pianeta Terra immaginato e disegnato per l’occasione da Fast Travel Games, team di sviluppo all’esordio con la realtà virtuale con Apex Construct, avventura che catapulta il videogiocatore nei panni di un essere umano, a cui sono state impiantati organi cibernetici, appena risvegliatosi dopo un sonno criogenico lungo anni, affamato di risposte.

Il protagonista non sa bene ...