Demon’s Souls, killer application con dieci anni di ritardo | Recensione

Demon’s Souls è un gioco che oggi come oggi va interpretato per almeno due ragioni. Da una parte abbiamo a che fare con il capostipite di un genere, quasi a sé state, che, sebbene abbia riscontrato un enorme successo di pubblico, resta comunque di competenza di un’élite di videogiocatori, dotati non solo un certo talento con il pad, ma soprattutto di una pazienza e di una forza di determinazione fuori dal comune. Dall’altra parliamo pur sempre di un gioco vecchio di undici anni, in Giappone e negli Stati Uniti fu pubblicato nel 2009, che si è sottoposto ad un bel lifting, riuscitissimo certo, ma non ad una riprogettazione che potesse eliminarne o smussarne le storture che si sono fatte ben più evidenti con il passare del tempo.

Fortunatamente, stiamo parlando di un cavallo di razza, più dissimile da Dark Souls di quanto si possa pensare, ma anche per questo tremendamente affascinante, per chi ha imparato ad apprez...