Il primo Dragon Quest Builders era stato una coraggiosa variazione sul tema del genere del quale Minecraft è il più riconoscibile esponente, il sandbox. Il titolo Square Enix, diversamente da quanto fatto da LEGO Worlds e poi successivamente anche da Portal Knights, si basava su una trama e su una modalità single player che provava a dare una traccia precisa da seguire: qualche problema c’era, ma il gioco comunque riusciva a spiccare come grande alternativa al gioco creato da Markus Persson. Con il sequel sarà possibile godere di un’esperienza ancora più completa e immersiva.

Partiamo col dire che Dragon Quest Builders 2 si innova innanzitutto nell’approccio ai personaggi non giocanti. Il nostro compito, vestendo i panni di un Costruttore, figura mistica alla quale tutti si inchinano, come fosse un messia, sarà quello di rimettere in piedi diverse civiltà precipitate in uno stato primordiale: i campi non sono più arati ma aridi, le case sono state distrutte, gli abita...