Che cosa strana la bidimensionalità strategica di Grand Kingdom, perché il giocatore è abituato a vedere il gioco di ruolo tattico inquadrato dall’alto, attraverso la visione isometrica, non a vederlo orizzontalizzarsi, quasi come fosse un picchiaduro a scorrimento, perché da sinistra a destra non va una linea, ma un terreno dotato di profondità. Proprio come nel beat ‘em up. E quanto è particolare questa scelta, talmente tanto che già da sola basterebbe a definire il gameplay e l’essenza della produzione di MonoChro, ma in realtà c’è altro, la sua inconsueta struttura di gioco si mostra tale attraverso molteplici elementi. Il titolo pubblicato da NIS America è, di fatto, un unicum, perché anche il gioco del quale è in sostanza il seguito spirituale, Grand Knight History, ha un differente impianto ludico. Non può non essere il giocatore attratto da una simile razza di gameplay, soprattutto quello che un occhio alle opere appartenenti al genere lo butta spesso e ...