Dopo un inizio scoppiettante, sorprendente e promettente, la saga di MotoGP, curata dallo studio nostrano Milestone, è andata incontro a una lunga serie di edizioni relativamente deludenti. Se il sistema di guida si è sempre difeso da qualsiasi critica, grazie anche alla complicità di un motore fisico estremamente efficiente, sul piano contenutistico e grafico gli upgrade sono stati di minor entità, causando un progressivo allontanamento del brand dagli standard imposti dalle concorrenti simulazioni corsistiche.
MotoGP 20, da questo punto di vista, è una piccola rivoluzione, la rivincita in extremis di un team che a breve sarà costretto a reinventarsi, in una next-gen che richiederà giocoforza una profonda riprogettazione del franchise.
A comprovare forza e capacità dei ragazzi che compongono la software house, l’iterazione di quest’anno non solo è stata pubblicata senza che il campionato di riferimento avesse mai preso rea...
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