Se c’è un gioco al quale Sean Hogan e Jonathan Kittaka, i creatori di Anodyne, si sono ispirati, questo è senza dubbio The Legend of Zelda: Link’s Awakening. Il capolavoro portatile della serie Nintendo è innegabilmente il loro primo riferimento, ma ai due ragazzi va il giusto plauso per averne preso in prestito solo i pilastri della struttura di gioco, infondendovi poi un carattere del tutto particolare, che risulta poi il vero valore aggiunto del titolo.

Anodyne è quindi un action/adventure, dalla mappa di gioco molto estesa, esplorabile liberamente per la maggior parte, salvo quelle determinate aree che si aprono all’accesso solo dopo l’ottenimento di un determinato oggetto. Il protagonista è Young, un giovane (!) che affronta qualcosa che non è mai ben chiaro se sia un sogno, un’avventura che crea nella propria testa o qualcosa di reale. Ciò provoca nel giocatore, decisamente allo sbando sia per l’iniziale spaesamento, sia per la totale mancanza ...