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Nonostante le ovvie limitazioni di PSVita, Mortal Kombat, non rinuncia al suo tratto più caratteristico, ovvero la violenza elevata a cifra estetica

Recensita la versione portatile del picchiaduro più sanguinario del mondo…

Saga anni ‘90 per eccellenza, Mortal Kombat rappresenta per molti giocatori una specie di guilty pleasure. Tutti i giochi della serie, infatti, hanno sempre nascosto alcune carenze di gameplay abbastanza palesi dietro un abito gore sopra le righe e d’impatto. Le fatality sono entrate nel linguaggio comune, così come l’ormai iconica scena di Sub – Zero che strappa la spina dorsale agli avversari. Midway, insomma, rispondeva ai tecnicismi di Street Fighter e delle altre produzioni nipponiche con un beat ‘em up più caciarone ma non per questo meno impegnativo, dove alla violenza figurata si sostituiva un’esagerazione degli scontri, costruendo, rispetto all’arte marziale, un rapporto meno d...