L’atmosfera nella piccola fregata che solca un sistema planetario costellato di stazioni spaziali e vascelli abbandonati ricorda, per certi versi, quella che si respirava in Cowboy Bebop tra una puntata e l’altra. Anche in SteamWorld Heist, come nelle avventure di Spike e Jet del resto, si attraversa lo spazio profondo in cerca di taglie da riscuotere, vedendo progressivamente ingrossarsi le fila dell’equipaggio capitanato dall’abilissima e carismatica Piper Faraday. Anche ambientazioni e personaggi, presi in prestito da un film western ma con inevitabili influenze steampunk, sono al loro posto, ad ulteriore conferma che il paragone non è affatto campato in aria.

Peccato solo che i protagonisti della vicenda siano robot e che, tra le altre cose, gli scontri a fuoco vengano condizionati dalle ferree regole che vigono in ogni strategico a turni che si rispetti. I ragazzi di Image & Form, difatti, per il sequel, quantomeno spirituale a questo punto, di SteamWorld Dig non hanno optato ...