Quando ci si ritrova a recensire, o semplicemente a giocare, una produzione cosi lungamente attesa come The Witcher 3: Wild Hunt la domanda che sin dai primi momenti rimbomba in testa è una  soltanto: “ne sarà valsa la pena?”. Parliamo del resto di un titolo annunciato anni fa, protagonista per diversi anni di seguito di diverse fiere del settore e spulciato in ogni suo elemento noto. Eppure tante ancora sono (per fortuna!) le cose da scoprire e da dire sull’ultima avventura di Geralt di Rivia, e saltando a piè pari, in barba a ciò che imporrebbe la consuetudine, alle conclusioni, possiamo dire che siamo di fronte a un capolavoro, un titolo destinato ad essere ricordato negli anni, a dispetto di alcune magagne che pure lo affliggono. Ma partiamo dal principio.

Ancora una volta vestiremo i panni di Geralt, un cacciatore di mostri che, recuperata la sua memoria, ha deciso di mettersi definitivamente alle spalle le intricate vicende del suo passato, per gettarsi alla ricerca ...