The Sojourn | Recensione

Cosa vuol dire crescere? A chiederselo e a provare a raccontarlo è Shifting Tides, team di sviluppo britannico, con il suo The Sojourn, un soggiorno che è più un viaggio metaforico alla ricerca della consapevolezza e della maturità alla scoperta del mondo. Un percorso irto di ostacoli e disseminato di rompicapi da risolvere, in un titolo che si inserisce nel solco tracciato da famosi esponenti del genere dei puzzle game in prima persona, come The Witness e The Talos Principle, ritagliandosi il suo spazio con personalità e un’identità ben definita.

Il primo aspetto che cattura di The Sojourn è il suo stile, la sua capacità di attirare il giocatore in un mondo dominato da luci e ombre, due elementi portanti anche del gameplay del titolo, ma soprattutto capaci di descrivere in maniera quasi metonimica le due facce inseparabili della realtà. La scelta cromatica di evitare il contrasto netto ma, anzi, lavorare sulla morbidezza delle luci (i neri non sono mai profon...