Uscito in Europa nel 1998, Kula World è uno di quei titoli in grado di sconvolgere i videogiocatori cresciuti nell’epoca della prima PlayStation. Giocatori che negli anni Novanta sono cresciuti con Crash Bandicoot, Spyro, Final Fantasy e con una miriade di titoli concreti e dal design chiaro e riconducibile al mondo del cinema e dell’animazione. L’opera partorita dalla mente di Game Design Sweden AB, invece, ci metteva nei panni di una palla con lo scopo di superare livelli astratti dalla difficoltà sempre più impegnativa.

Ma cosa si intende con “astratto”, quando si parla di un videogioco?

I titoli astratti sono prodotti la cui esperienza non si fonda sulla simulazione di un particolare contesto. Opere che necessitano che il giocatore impari delle regole per superare determinate sfide fini a loro stesse. Giochi come Forza 4, Jenga o Tetris, che non hanno lo scopo di raccontare storie o di far vivere magiche avventure agli utenti. Ecco, Kula World è esattamente questo...