Vi avevamo già parlato di City of Mist, inserendolo tra i giochi di ruolo che dovreste prendere in considerazione per Natale (o anche fuori da festività più o meno pagane), qui vogliamo approfondire il lavoro di Amit Moshe, l’autore della versione originale, prodotta da Son of Oak Game Studio, portata in Italia da Isola Illyon Edizioni dopo un Kickstarter di successo.

Nell’articolo avevamo paragonato City of Mist a Persona 5 non a caso, perché l’idea sulla quale poggia ricorda moltissimo il concetto di alter ego, di evocare ed avere una sorta di rapporto con un’entità alternativa. Nel gioco, infatti, i personaggi dovranno interpretare i cosiddetti Prescelti, degli umani che hanno stabilito una connessione particolare con una leggenda, di fatto diventandone l’incarnazione. Il Myhtos, l’entità in questione, fornisce loro dei poteri e capacità superiori alla norma, ispirati alla loro natura stessa. Come la narrazione supereroistica insegna ad ogni identità ne corrisponde un’altra, in ques...